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Nessun titolo diapositiva

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Poliomielite: una grande sfida Travellers to polio-endemic countries or areas who have previously received 3 doses of OPV or IPV should be offered another dose of ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
Poliomielite una grande sfida
2
POLIOMIELITE
Malattia infettiva acuta con sintomatologia
varia, da infezione inapparente a gravi forme
paralitiche.
E UNINFEZIONE IN VIA DI ERADICAZIONE
Agente eziologico POLIOVIRUS (appartenente al
gruppo PICORNAVIRUS, sottogruppo ENTEROVIRUS)
Virus a RNA icosaedrico. Principali polipeptidi
del capside del virus polio VP1, VP2, VP3,
VP4 Cresce bene su rene di scimmia importante
per far perdere al virus il suo neurotropismo e
adeguarlo a colture di cellule di altri tessuti.
Resistente alletere.
3
P3
P2
Poliovirus
P1
  • Picornavirus
  • Enterovirus
  • Tre sierotipi 1, 2, 3
  • Minima immunità eterotipica

4
Dagli antichi egizi.
1403-1365 A.C. Una stele di calcare egizia
esposta al museo Glypotek di Copenhagen, ritrae
un uomo e la sua famiglia mentre presentano
offerte alla Dea Astarte. Luomo ha la gamba
sottile e avvizzita che sembra essere dovuta alla
polio questo suggerisce che la malattia è stata
endemica per migliaia di anni
5
1949 John Franklin Enders, Thomas Huckle Weller,
Frederick Chapman coltivano il virus della polio
in colture cellulari
6
Sir Walter Scott (1771-1832), il primo caso
registrato di polio nel Regno Unito
7
1916 - NewYork unepidemia di polio paralizza
27.000 persone e ne uccide 9.000
8
PATOGENESI
  • Il virus penetra per via orale
  • Replica a livello dellorofaringe e della mucosa
    intestinale (FASE INTESTINALE)
  • Invade il tessuto linfoide (FASE LINFATICA)
  • Entra nel torrente circolatorio (FASE VIREMICA)
  • Raggiunge il sistema nervoso centrale, di
    preferenza i motoneuroni delle corna anteriori
    del midollo spinale
  • (FASE PARALITICA)

9
MODALITÀ DI TRASMISSIONE (1)
Eliminazione per via aerea 7-10
giorni Eliminazione FECALE 3-6 settimane Fonte
di infezione ? malato, convalescente, portatore
(feci, muco faringeo) Contagio interumano ed
indiretto (resistenza del virus nellambiente).
Solo una piccola percentuale di infezioni evolve
in paralisi (1-2 degli infetti). Fattori
favorenti - tipo di virus - virulenza di
ceppo - fattori genetici - eta e sesso -
tonsillectomia - iniezioni e traumi -
affaticamento muscolare - gravidanza Il
superamento dellinfezione porta alla protezione
tipo-specifica di lunga durata.
10
MODALITÀ DI TRASMISSIONE (2) Un soggetto infetto
(con o senza malattia) elimina virus da 1 a 10
mesi Eliminazione virus Le principali sorgenti
sembrano essere persone infette Goccioline
di flugge asintomatiche bambini malati Feci

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DECORSO CLINICO
Periodo di incubazione 7-20 giorni
  • INFEZIONE INAPPARENTE
  • MALATTIA FEBBRILE NON DIFFERENZIATA
  • (QUADRO CLINICO ABORTIVO o MALATTIA MINORE)
  • 4-8 dei pazienti
  • MENINGITE ASETTICA (POLIOMIELITE NON PARALITICA)
  • Febbre, dolori muscolari, rigidità nucale
  • 1-2 dei pazienti
  • POLIOMIELITE PARALITICA
  • lt5 anni di età 1/1000-2000
  • adulti 1/75
  • Motoneuroni delle corna anteriori del midollo
    spinale ? paralisi flaccide
  • FORMA SPINALE
  • FORMA BULBARE

12
Poliomielite anteriore acutadefinizione di caso
Paralisi flaccida ad insorgenza acuta con
iporeflessia o areflessia degli arti
interessati, asimmetrica, senza alterazioni
della sensibilità periferica o del livello di
coscienza, in assenza di altre cause apparenti
13
ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO
  • Isolamento diretto da faringe (prime fasi) o
    feci
  • Inoculo in colture cellulari ? effetto
    citopatico
  • Diagnosi indiretta ? anticorpi neutralizzanti o
    fissanti il complemento

PROVVEDIMENTI DI PROFILASSI
  • Isolamento per 10 giorni
  • Disinfezione continua di feci e secrezioni
    faringee

14
Misure di profilassi per esigenze di sanità
pubblica (Circolare n 4 del 13 marzo
1998)POLIOMIELITE ICD-IX 045 - 045.9
Periodo di contagiosità
Non definibile con precisione la contagiosità sussiste fintanto che i poliovirus vengono escreti. I poliovirus sono dimostrabili nelle secrezioni oro-faringee e nelle feci rispettivamente dopo 36 e 72 ore dallesposizione, con persistenza fino ad una settimana nel faringe e per 3-6 settimane ed oltre nelle feci. Indagini di campo hanno dimostrato che per ogni caso di poliomielite paralitica si verificano da 100 a 1.000 infezioni sub-cliniche.
15
Misure di profilassi per esigenze di sanità
pubblica (Circolare n 4 del 13 marzo
1998)POLIOMIELITE ICD-IX 045 - 045.9
Provvedimenti nei confronti del malato Provvedimenti nei confronti di conviventi e di contatti
Precauzioni enteriche nel caso di ricovero in ospedale (pur essendo altamente auspicabili, sono di scarso significato in ambiente domestico perché al momento della comparsa dei sintomi tutti i contatti domestici sono già stati infettati). Sorveglianza clinica di conviventi e contatti stretti per individuazione di altri casi di paralisi flaccida acuta o di meningite asettica. Immediata somministrazione di una dose di OPV a tutti i conviventi, i contatti stretti e a tutti i bambini di età compresa tra 0 e 5 anni residenti nella zona (quartiere, comune, provincia), a prescindere dal loro stato vaccinale antipolio. Attuazione di campagne straordinarie di vaccinazione antipolio con OPV in situazione epidemica (nella attuale situazione italiana, in cui non si registrano casi autoctoni di poliomielite da virus selvaggio dal 1983, un caso costituirebbe di per se unepidemia). Astensione dalla pratica di iniezioni intramuscolari non strettamente necessarie e differimento degli interventi chirurgici otorinolaringoiatrici fino a definizione e controllo della situazione.
16
EPIDEMIOLOGIA
Era una malattia diffusa, nella forma paralitica,
soprattutto nei Paesi ad alto livello igienico
(USA, Nord Europa, ecc.). Sono colpiti
soprattutto i soggetti in età infantile ma anche
adulti. E una malattia endemica con
esacerbazioni epidemiche (soprattutto in
estate-autunno). E una malattia meno grave nei
Paesi sottosviluppati ? talmente diffusa da
colpire nei primi mesi di vita ? anticorpi
materni ? minori conseguenze ma immunità
duratura.
17
1988
Più di 125 paesi polio-endemici Risoluzione
dell'Assemblea Mondiale della Sanità per
eradicare la polio
18
1991
Ultimo caso di poliomielite nella Regione OMS
delle Americhe
19
1998
Ultimo caso di polio nella Regione Europea OMS
20
2002
La Regione Europea OMS certificata polio-free
21
  • anni 50
  • dai 4000 agli 8000 casi/anno
  • 1982
  • ultimi due casi indigeni di polio paralitica
  • 1984 e 1988
  • due casi di polio importata in bambini
    provenienti dall'Iran e dall'India, non
    vaccinati.

22
2006
Ultimi quattro paesi polio-endemici Afghanistan,
India, Nigeria, Pakistan
23
  • Paesi polio-endemici nei quali non è mai cessata
    la trasmissione del poliovirus selvaggio
  • Afghanistan
  • India
  • Nigeria
  • Pakistan

2010
  • Paesi nei quali, a seguito di importazione, si è
    ristabilita la trasmissione di poliovirus
    persistente per oltre 12 mesi
  • Angola
  • Ciad
  • Repubblica Democratica del Congo
  • Sudan (presunta)
  • Paesi con epidemie in corso a seguito di una
    importazione di poliovirus
  • Congo
  • Kazakistan
  • Liberia
  • Mali
  • Mauritania
  • Nepal
  • Niger
  • Federazione Russa
  • Senegal
  • Sierra Leone
  • Tagikistan
  • Turkmenistan
  • Uganda

24
(No Transcript)
25
(No Transcript)
26
EPIDEMIOLOGIA CASI DI POLIOMIELITE IN ITALIA - 1
27
EPIDEMIOLOGIA CASI DI POILIOMIELITE IN ITALIA - 2
Casi importati Libia Iran Arabia ()
bambino di 8 mesi che aveva soggiornato in Turchia
EPIDEMIOLOGIA CASI DI POLIOMIELITE IN ITALIA - 3
caso importato
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Vaccini grande impulso alla ricerca
  • le stragi che la poliomielite faceva fra i
    bambini di tutto il mondo e in particolare fra i
    bambini negli USA
  • l'enorme diffusione delle attese nella
    popolazione su questa malattia
  • la famosa marcia dei Dimes (il dime è una piccola
    moneta USA, corrispondente a un decimo di
    dollaro), voluta e sostenuta dalla moglie del
    Presidente Roosevelt, con la quale vennero
    raccolte enormi quantità di denaro, destinate a
    sostenere la ricerca nel campo della preparazione
    di un vaccino.

29
La messa a punto dellIPV
  • la scoperta, fatta alla fine degli anni '40, che
    i sierotipi del virus polio sono 3
  • nella patogenesi della malattia è presente una
    viremia che precede la paralisi
  • la presenza di anticorpi neutralizzanti in
    circolo protegge dalla malattia
  • il virus può essere coltivato in colture
    cellulari di rene di scimmia.

30
1955 Jonas Salk scopre il primo vaccino
inattivato contro la polio 1.800.000 bambini
partecipano alla sperimentazione del vaccino
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Vaccino IPV
  • Stabile
  • Sicuro
  • Ottima immunogenicità
  • Buona protezione individuale
  • Somministrazione contemporanea in vaccini
    combinati
  • Minore protezione della popolazione dalla
    circolazione del virus selvaggio

32
1961 Il vaccino antipolio orale di Albert Sabin è
approvato dalla American Medical Association
33
Vaccino OPV
  • L'OPV è costituito dai tre tipi di virus polio,
    moltiplicatosi su colture di rene di scimmia. La
    quantità di virus contenuta nei vaccini è stata
    stabilita dall'OMS
  • tipo 1 in quantità di 1.000.000 TCID50
  • tipo 2 in quantità di 100.000 TCID 50
  • tipo 3 in quantità di 300.000 TCID50.
  • Inizialmente i tre tipi venivano usati
    separatamente dopo pochi anni vennero preparati
    e messi in commercio vaccini combinati trivalenti

34
Vaccino OPV
  • Considerando i rischi e i benefici, I'OPV è
    stato per decenni il vaccino scelto per la
    vaccinazione dei bambini in Italia, perché
  • è di facile somministrazione
  • è ben accolto dai vaccinandi
  • induce un'immunità intestinale molto forte
    (legata alla presenza di IgA di superficie),
    senz'altro superiore a quella conferita dall'IPV
    (Onorato IM et al., 1991)
  • permette indirettamente la vaccinazione di
    soggetti non vaccinati, che abbiano contatti con
    soggetti vaccinati
  • ha praticamente eliminato la polio da virus
    selvaggio in tutti i paesi, nei quali sia stato
    diffusamente adoperato.

35
Vaccino OPV
  • Poco stabile va conservato a -20C (nuovi
    eccipienti lo rendono più stabile)
  • Si somministra per via orale
  • Replicazione intestinale
  • Escrezione virus per 4-6 settimane (per mesi in
    soggetti non immunodeficienti)
  • Infezione asintomatica o paucisintomatica
  • Buona immunogenicità e ottima protezione sia del
    singolo che della popolazione

36
Vaccino OPV controindicazioni
  • Diarrea
  • Nato pretermine
  • Gravidanza
  • Infezioni HIV
  • Immunodeficienza di altro tipo
  • Pazienti in dialisi cronica
  • Adulti e persone con età gt12 anni

37
Vaccini
  • La vaccinazione contro la polio, prima con IPV,
    poi con OPV, poi con IPV-OPV e infine con solo
    IPV (è questa la fase nella quale si trova oggi
    il nostro paese), è stata talmente diffusa in
    ogni paese occidentale (Plotkin SA, 1997), che la
    poliomielite da virus selvaggio è stata
    completamente eliminata nella maggior parte dei
    paesi.

Unica possibilità concreta la vaccinazione!
38
Vaccino OPV VAPP
  • La conseguenza più grave, sia pure rarissima,
    dell'OPV è la paralisi flaccida acuta (VAPP),
    associata alla somministrazione di OPV.
  • Dal 1980 tutti i casi di polio paralitica,
    presentatisi negli USA, sono risultati associati
    all'OPV, sia direttamente come soggetti vaccinati
    alla prima dose, che attraverso i contatti con
    soggetti vaccinati di recente (CDC, 1997).
  • Fra il 1980 e il 1994 in USA si sono verificati
    125 casi di VAPP

39
(No Transcript)
40
Schedule vaccinali in Italia
1964-1972 1 dose OPV al 3 mese, tipo 1 2 dose
OPV al 4 mese, tipo 3 3 dose OPV al 5 mese,
tipo 2 4 dose OPV al 10-12 mese 5 dose OPV al
3 anno 1972-1999 1 dose OPV al 3 mese 2 dose
OPV al 5-7 mese 3 dose OPV al 11-12 mese 4
dose OPV al 3 anno.
41
Schedule vaccinali in Italia
1999-2002 1 dose IPV al 3 mese 2 dose IPV al
5 mese 3 dose OPV al 11 mese 4 dose OPV al 3
anno. 2002-2007 1 dose IPV al 3 mese 2 dose
IPV al 5 mese 3 dose IPV al 11 mese 4 dose
IPV al 3 anno. 2007 1 dose IPV al 3 mese 2
dose IPV al 5 mese 3 dose IPV al 11-13 mese 4
dose IPV a 5-6 anni.
42
(No Transcript)
43
IPV
OPV
IPV
IPV-OPV
OPV obbligatorio
02
99
Poliomielite e vaccini la storia italiana
44
Vaccinazione per i viaggiatori VERSO aree
endemiche
  • Soggetto con ciclo vaccinale di base completo
    (OPV o IPV)
  • Ulteriore dose prima della partenza
  • Soggetto non vaccinato
  • Somministrare un ciclo primario completo di
    vaccino (sia OPV che IPV)
  • Soggetto che viaggia frequentemente ma per
    periodi brevi
  • ? Dose addizionale dopo il ciclo di base

Polio vaccines and polio immunization in the
pre-eradication era WHO position paper. WER
2010, 85, 213228.
45
Vaccinazione per i viaggiatori DA aree endemiche
- 1
Prima di un viaggio allestero, un soggetto che
vive in unarea endemica dovrebbe aver completato
un ciclo di base (preferibilmente con OPV) in
modo da stimolare limmunità mucosale e ridurre
il rischio di eliminazione di poliovirus
selvaggio. Il soggetto dovrebbe ricevere
unulteriore dose di OPV (1-12 mesi prima di una
partenza internazionale) In caso di viaggio
urgente un minimo di 1 dose di OPV dovrebbe
essere somministrata, idealmente 4 settimane
prima della partenza
Polio vaccines and polio immunization in the
pre-eradication era WHO position paper. WER
2010, 85, 213228.
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Vaccinazione per i viaggiatori DA aree endemiche
- 2
  • Alcuni paesi polio-free (es. Arabia Saudita)
    possono richiedere (o esigere) ai viaggiatori
    provenienti da paesi endemici per polio, al fine
    di ottenere un visto d'ingresso
  • di essere vaccinati contro la poliomielite
  • che i viaggiatori ricevano una dose addizionale
    allarrivo
  • entrambi.

Polio vaccines and polio immunization in the
pre-eradication era WHO position paper. WER
2010, 85, 213228.
47
Obiettivo eradicazione
  • Con ladozione della risoluzione WHA 41.28 del
    maggio 1988, lOrganizzazione Mondiale della
    Sanità (OMS) ha incluso nel suo Expanded Program
    on Immunization (EPI) lobiettivo
    delleradicazione mondiale della poliomielite per
    lanno 2000, slittato successivamente più volte.
  • Questo obiettivo, a cui aderisce anche lItalia,
    poggia su tre requisiti fondamentali laumento
    dei livelli di immunizzazione preventiva tramite
    la vaccinazione, la  sorveglianza dei casi di
    paralisi flaccida acuta (AFP) in soggetti di età
    compresa tra 0-14 e la sorveglianza dei
    poliovirus selvaggi nellambiente.

48
Se leliminazione è stata possibile per il
vaiolo, perché non anche per la Polio?
Leradicazione mondiale del vaiolo nel 1980 ha
spinto i funzionari della sanità a supporre che
altre malattie potessero essere eliminate.
L'intensa campagna globale contro la
poliomielite è iniziata nel 1988, dopo che
l'Organizzazione mondiale della sanità, la Pan
American Health Organization, il Rotary
International, lUNICEF (delle Nazioni Unite per
l'Infanzia), e il Centers for Disease Control and
Prevention erano riusciti a controllare la polio
nellemisfero occidentale. La povertà, la
politica, le guerre la contaminazione ambientale,
le difficoltà di implementazione delle
vaccinazioni di routine, i sospetti contro il
vaccino accusato in Nigeria di diffondere lAIDS
e in Pakistan di essere uno strumento per
sterilizzare i bambini, e le malattie nei Paesi a
risorse limitate hanno reso difficile porre fine
alla trasmissione dei poliovirus. Per
leradicazione del vaiolo è stato utilizzato un
metodo ad anello, la vaccinazione di tutti gli
abitanti nella zona geografica intorno alla
persona con diagnosi di malattia. Il metodo per
fermare la trasmissione della polio si basa sulle
Giornate nazionali di immunizzazione, nelle quali
ogni bambino sotto i cinque anni in un dato paese
è vaccinato allo stesso tempo.
(http//americanhistory.si.edu/polio/poliotoday/ex
panded.htm
49
Caratteristiche che rendono il virus polio
eradicabile
  • Serbatoio umano
  • L'uomo rappresenta la sola riserva animale di
    poliovirus, benché anche i primati più in alto
    nella scala evolutiva possano essere infettati
    sperimentalmente e talvolta naturalmente. I
    poliovirus presenti nell'ambiente sono diretta
    conseguenza di infezioni recenti per la polio
    della comunità umana.
  • Assenza di portatori cronici
  • Nelle persone immunocompetenti i poliovirus
    possono essere rilevati nell'orofaringe per 1-2
    settimane, nel sangue per circa 1 settimana,
    nelle feci per 1-2 mesi dopo l'infezione
    iniziale. Nei soggetti immunocompetenti non
    esiste lo stato di portatore a lungo termine,
    indipendentemente dal decorso clinico.
  • Il virus sopravvive nellambiente per un breve
    periodo
  • Vaccino efficace

50
(No Transcript)
51
MOP UP SETACCIAMENTO / RICERCA DEI CASI E
VACCINAZIONE DI TUTTI I CONTATTI
52
Ostacoli maggiori alleradicazione dei rimanenti
poliovirus indigeni, 2009
Insicurezza e insufficiente politica di
investimento
Conflitti attivi
Insufficiente efficacia vaccinale
Insufficiente investimento politico e sociale
Importazione ricorrente in aree polio-free
53
I rischi attuali
  • Epidemie da poliovirus selvaggio fuori
    controllo
  • VAPP (Polio Paralitica Associata a Vaccino)
  • cVDPVs (Poliovirus vaccino-derivati circolanti
    almeno l85 di omologia con il virus vaccinale
    nelle sequenze nucleotidiche della regione VP1)
  • iVDPVs (Poliovirus vaccino-derivati associati ad
    immunodeficienza)
  • Contenimento

54
Fattori di rischio associati allemergere di
poliovirus vaccino-derivati (VDPV)
  • I fattori chiave che favoriscono la comparsa e la
    diffusione di cVDPV sono gli stessi per la
    circolazione di Poliovirus selvaggi (WPV)
  • Bassa copertura OPV
  • Scarse misure igienico-sanitarie
  • Alta densità di popolazione
  • Condizioni tropicali (solitamente).
  • In tutte le aree, eccetto le rimanenti aree in
    cui la polio è endemica, limmunità ai virus
    polio non è più acquisita da infezione naturale
    la vaccinazione è l'unico mezzo attuale per
    prevenire la diffusione di poliovirus
    vaccino-derivati emergenti o di poliovirus
    selvaggi importati.

MMWR, 2006/55(40) 1093-1097.
55
  • Nuove prospettive di vaccinazione
  • Chimere intertipiche
  • Vaccini a DNA ricombinante
  • Vaccini sintetici
  • Vaccini inattivati e potenziati
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