Title: MODELLIZAZIONE DI ECOSISTEMI INONDATI: L
1MODELLIZAZIONE DI ECOSISTEMI INONDATI LAMAZZONIA
2BACINI IDROGRAFICI BRASILIANI
3TOCANTINS
4ECOSISTEMI INONDATI
- Ecosistemi di struttura variabile alternanza e
convivenza dellecosistema marino e terrestre. - Pioggia è la causa principale della loro
formazione non è distribuita uniformemente nel
corso dellanno ma si concentra in alcuni
periodi. - Stagioni sono essenzialmente due e si
differenziano in quanto una è piovosa e una è
secca non esistono stagioni intermedie. Data la
latitudine, le stagioni sono quelle dellemisfero
australe e quindi lestate, che va da ottobre a
marzo, è la stagione delle piogge e delle
inondazioni mentre linverno, che va da aprile ad
agosto, è la stagione secca. - Alterazione della catena alimentare in modo
naturale animali e piante devono adattarsi ai
cambiamenti di ecosistema durante le inondazioni
saranno presenti alcuni tipi di piante e animali,
che invece durante la stagione secca non ci
saranno. Altre specie, invece, sono presenti
tutto lanno in particolare quelle che con il
tempo si sono evolute e quindi adattate ai
repentini cambiamenti. - Territorio la conformazione del territorio può
subire cambiamenti nel corso di inondazioni
nuovi corsi dacqua si possono formare così come
nuovi bacini. Rilevante è poi leffetto del
prosciugamento.
5(No Transcript)
6NECESSITA DI UN MODELLO
- Predire le variazioni spaziali e temporali è
sicuramente il punto fondamentale la simulazione
integrata a nozioni di idrologia, geomorfologia,
ecologia, telerilevamento, geoinformatica è
essenziale per monitorare il corretto
funzionamento di questo particolare tipo di
scenario (Helmschrot, 2004) - Intervento umano e processi socio economici la
deforestazione è una delle cause principali del
cambiamento climatico in quanto incide sulla
diminuzione del LAI (leaf ratio index), sulla
consistenza del terreno e sull evaporazione,
quindi sulle piogge e su tutto lecosistema
inondato. Laumento di terreno agricolo a
discapito di foreste è un fenomeno che si è
largamente diffuso negli ultimi 40 anni
provocando un aumento della portata dei fiumi del
30 (Investigating future trends in Amazon
discharge and floodplain inundation, M. T. Coe,
M. H. Costa, D. McGrath) - Reale estensione dellarea allagata è importante
comprendere quale potrà essere con il passare del
tempo la nuova morfologia del territorio. - Effetti su flora e fauna alcune specie si
adattano al cambiamento, altre spariscono. Fauna
e flora sono strettamente connesse e spesso la
sopravvivenza di una è essenziale per laltra
7FATTORI DI INFLUENZA DELLE INONDAZIONI - PIOGGE
- Uno studio basato sul confronto di alcuni dataset
ha evidenziato che mediamente cadono circa 2130
mm di pioggia ogni anno in tutto il bacino
amazzonico (Costa MH, Foley JA. (1998) A
comparison of precipitation datasets for the
Amazon basin. Geophysical Research Letters, 25,
155-158).
Tocantins
8FATTORI DI INFLUENZA DELLE INONDAZIONI - PIOGGE
- Nello stato di Tocantins, ed in particolare la
zona a nord cioè quella appartenente allarea
amazzonica, la media si abbassa lievemente a
circa 1800 mm annui. Notevole è la differenza tra
estate e inverno tanto da far attribuire alle due
stagioni rispettivamente gli aggettivi di piovosa
e secca. - In estate le precipitazioni sono il 75 di quelle
totali annue ed è proprio durante questo periodo
che la portata dei fiumi aumenta drasticamente
sommergendo vaste aree di terra ferma.
Costa, M.H., A. Botta and J. Cardille (2003).
Effects of large-scale change in land cover on
the discharge of the Tocantins River, Amazonia.
Journal of Hydrology 283, 206-217
9FATTORI DI INFLUENZA DELLE INONDAZIONI PORTATA
DEI FIUMI
- Sono la conseguenza diretta delle piogge. Durante
lestate il livello dei fiumi arriva ad essere 5
volte più alto rispetto allinverno e la portata
ad essere 13 volte tanto! - I grafici che seguono (ottenuti con Hidro -
http//hidroweb.ana.gov.br/), indicano mese per
mese livello e portata per tutto il 2004. I dati
sono stati rilevati sul fiume Toncantins, presso
la stazione fluviometrica Marabà (latitudine
-52019 longitudine 49728).
10(No Transcript)
11(No Transcript)
12(No Transcript)
13(No Transcript)
14FATTORI DI INFLUENZA DELLE INONDAZIONI -
TEMPERATURA
- Se pur di poco anche questa varia con le
stagioni. In particolare si ha un graduale
aumento delle temperature massime in
corrispondenza dellinizio della stagione
invernale ed una graduale diminuzione delle
minime sempre nella medesima stagione ciò
implica un sostanziale aumento dellescursione
termica. - Lintensità delle radiazioni solari è circa 250
cal cm2 per ogni giorno
15FATTORI INTERNI - VEGETAZIONE
Ayres (1993), Junk and Piedade (1997), Prance
(1980)
16FATTORI INTERNI - VEGETAZIONE
Tabella ottenuta da osservazioni con tecnica SAR,
satellite JERS1 (Hess, L.L., J.M. Melack,
E.M.L.M. Novo, C.C.F. Barbosa, and M. Gastil.
(2003) Dual-season mapping of wetland inundation
and vegetation for the central Amazon basin.
Remote Sensing of Environment, Vol. 87, No. 4,
pp.)
17FATTORI INTERNI - VEGETAZIONE
- Mappe inerenti alla vegetazione in zone soggette
ad inondazioni rispettivamente in inverno (acqua
bassa) ed estate (acqua alta). Hess, L.L., J.M.
Melack, E.M.L.M. Novo, C.C.F. Barbosa, and M.
Gastil. (2003) Dual-season mapping of wetland
inundation and vegetation for the central Amazon
basin. Remote Sensing of Environment, Vol. 87,
No. 4, pp. 404-428.
18FATTORI INTERNI - FAUNA
- Inverno (stagione secca)
- I piccoli pesci rimangono intrappolati nei laghi
e diventano facili prede per i predatori - Anche gli uccelli si concentrano dove lacqua è
bassa così che possono cacciare con semplicità i
pesci - Alcuni pesci, visto lo scarso ricambio dacqua e
quindi la mancanza di ossigeno nellacqua, si
sono adattati con il tempo ed utilizzano in parte
lossigeno atmosferico (ad esempio i pesci gatto) - È la stagione in cui i pesci depongono le uova
- Estate (stagione piovosa)
- I pesci erbivori possono girare liberamente per
le foreste inondate in cerca di semi e frutti che
cadono dagli alberi - Anche gli erbivori terrestri migrano verso le
zone inondate in cerca di cibo - I grandi predatori sopravvivono grazie alle
riserve di grasso accumulate durante linverno
19TECNOLOGIE DISPONIBILI
- Lo scopo è quello di tracciare le
caratteristiche geografiche dellarea inondata,
vale a dire la vegetazione presente, i corsi
dacqua, le aeree allagate e le aree asciutte - Sensori ottici (Mertes ed altri., 1995 Novo
Shimabukuro, 1997) i loro risultati sono
limitati in quanto spesso la vegetazione copre i
corsi dacqua ed inoltre sia il fumo che le
nuvole rendono i rilevamenti spesso illeggibili.
20TECNOLOGIE DISPONIBILI
- Sensori a microonde attivi e passivi (Melack
Hess, 1998 Prigent, Matthews, Aires, Rossow,
2001 Sippel, Hamilton, Melack, Choudhury,
1994) sono influenzati molto meno, rispetto ai
sensori ottici, dalle nuvole e dalla vegetazione
in quanto possono penetrare fino a terra per
determinate lunghezze donda. - Synthetic aperture radar sensor (SAR) (Hess,
Melack, Simonett, 1990 Townsend, 2001 Hess,
Melack, Filoso, Wang, 1995 Costa, Niemann,
Novo, Ahern, 2002 Novo, Costa, Mantovani,
Lima, 2002) offrono come risultato unimmagine
complessa e ricca di informazioni. Attraverso la
percezione della riflettività degli oggetti
analizzati è possibile riconoscere i confini
delle acque da quelli terrestri.
21Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Esegue simulazioni sui vari ecosistemi terrestri
in particolare sul ciclo dell'acqua, del carbonio
e della vegetazione sia ad interesse globale che
locale. IBIS è progettato intorno ad una
struttura concettuale gerarchica ed include vari
moduli organizzati in base alla loro scala
temporale - Land surface module (processi della superficie
terrestre cioè riguardanti l equilibrio
energetico, l acqua e il carbonio)
22Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Esegue simulazioni sui vari ecosistemi terrestri
in particolare sul ciclo dell'acqua, del carbonio
e della vegetazione sia ad interesse globale che
locale. IBIS è progettato intorno ad una
struttura concettuale gerarchica ed include vari
moduli organizzati in base alla loro scala
temporale - Land surface module (processi della superficie
terrestre cioè riguardanti l equilibrio
energetico, l acqua e il carbonio) - Belowground carbon and nitrogen cycling module
(ciclo del carbonio e dell azoto dalla pianta al
terreno)
23Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Esegue simulazioni sui vari ecosistemi terrestri
in particolare sul ciclo dell'acqua, del carbonio
e della vegetazione sia ad interesse globale che
locale. IBIS è progettato intorno ad una
struttura concettuale gerarchica ed include vari
moduli organizzati in base alla loro scala
temporale - Land surface module (processi della superficie
terrestre cioè riguardanti l equilibrio
energetico, l acqua e il carbonio) - Belowground carbon and nitrogen cycling module
(ciclo del carbonio e dell azoto dalla pianta al
terreno) - Vegetation dynamics module (concorrenza delle
piante per luce, acqua e sostanze nutrienti)
24Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Esegue simulazioni sui vari ecosistemi terrestri
in particolare sul ciclo dell'acqua, del carbonio
e della vegetazione sia ad interesse globale che
locale. IBIS è progettato intorno ad una
struttura concettuale gerarchica ed include vari
moduli organizzati in base alla loro scala
temporale - Land surface module (processi della superficie
terrestre cioè riguardanti l equilibrio
energetico, l acqua e il carbonio) - Belowground carbon and nitrogen cycling module
(ciclo del carbonio e dell azoto dalla pianta al
terreno) - Vegetation dynamics module (concorrenza delle
piante per luce, acqua e sostanze nutrienti) - Natural vegetation and crop phenology module
(basato sulla crescita giornaliera)
25Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Esegue simulazioni sui vari ecosistemi terrestri
in particolare sul ciclo dell'acqua, del carbonio
e della vegetazione sia ad interesse globale che
locale. IBIS è progettato intorno ad una
struttura concettuale gerarchica ed include vari
moduli organizzati in base alla loro scala
temporale - Land surface module (processi della superficie
terrestre cioè riguardanti l equilibrio
energetico, l acqua e il carbonio) - Belowground carbon and nitrogen cycling module
(ciclo del carbonio e dell azoto dalla pianta al
terreno) - Vegetation dynamics module (concorrenza delle
piante per luce, acqua e sostanze nutrienti) - Natural vegetacion and crop phenology module
(basato sulla crescita giornaliera)
26Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Esegue simulazioni sui vari ecosistemi terrestri
in particolare sul ciclo dell'acqua, del carbonio
e della vegetazione sia ad interesse globale che
locale. IBIS è progettato intorno ad una
struttura concettuale gerarchica ed include vari
moduli organizzati in base alla loro scala
temporale - Land surface module (processi della superficie
terrestre cioè riguardanti l equilibrio
energetico, l acqua e il carbonio) - Belowground carbon and nitrogen cycling module
(ciclo del carbonio e dell azoto dalla pianta al
terreno) - Vegetation dynamics module (concorrenza delle
piante per luce, acqua e sostanze nutrienti) - Natural vegetacion and crop phenology module
(basato sulla crescita giornaliera) - Atmosphere (modulo che si interfaccia con altri
modelli, GENESIS e CCM3 GCMs, specifici per
fenomeni atmosferici) - Solute tansport module (modulo che si interfaccia
con il modello HYDRA, specifico)
27Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Dettagli dei componenti simulati
- Carbonio GPP (produttività primaria lorda), NPP
(produttività primaria netta) - Acqua
- Suolo IBIS utilizza una metodologia
multistrato per simulare le variazioni
giornaliere e stagionali di calore e di umidità
del terreno. Otto sono gli strati considerati i
quali si trovano rispettivamente ad una
profondità di 0.10, 0.15, 0.25, 0.50, 1.0, 2.0,
3.0 e 4.0 metri. Ogni strato è descritto in
termini di temperatura del terreno, volume di
acqua e ghiaccio (Pollard e Thompson, 1995 Foley
ed altri., 1996). Il modulo di fisica del terreno
dell'IBIS usa l'equazione di Richard per
calcolare il cambiamento temporale dell'umidità
del terreno il flusso verticale di acqua è
modellato secondo la legge di Darcy (Campbell e
Norman, 1998). Il ciclo dell'acqua del terreno è
controllato tramite il tasso di infiltrazione,
l'evaporazione di acqua dalla superficie del
terreno, la traspirazione delle piante e la
ridistribuzione di acqua nel profilo - Ciclo dell'acqua traspirazione, evaporazione,
infiltrazione, deflusso. La quantità totale di
acqua evaporata è la somma di evaporazione dalla
superficie terrestre, evaporazione intercettata
dalla vegetazione e traspirazione della
vegetazione. I tassi di traspirazione dipendono
dalla conduttanza e sono calcolati
indipendentemente per ogni tipo di pianta - Energia Il modello considera due tipologie di
vegetazione (alberi e arbusti ed erbe), otto
strati del terreno e tre strati di neve. Viene
simulato lo scambio sia di radiazione solare che
infrarossa fra l'atmosfera, la vegetazione e la
superficie terrestre. - Azoto mineralizzazione
28Modello IBIS (Integrated BIosphere Simulator)
- Scala spaziale 0.5, 1.0, 2.0 e 4.0 gradi
- Scala temporale oraria
- Bibliografia
- Kucharik, C.J., J.A. Foley, C. Delire, V.A.
Fisher, M.T. Coe, J. Lenters, C. Young-Molling,
N. Ramankutty, J.M. Norman, and S.T. Gower
(2000). Testing the performance of a dynamic
global ecosystem model Water balance, carbon
balance and vegetation structure. Global
Biogeochemical Cycles 14(3), 795-825 - Foley, J.A., I.C. Prentice, N. Ramankutty, S.
Levis, D. Pollard, S. Sitch, and A. Haxeltine
(1996). An integrated biosphere model of land
surface processes, terrestrial carbon balance,
and vegetation dynamics. Global Biogeochemical
Cycles 10(4), 603-628 - http//zeke.sage.wisc.edu/johnnyb/ibis/ - link
per scaricare il software simulativo - http//www.sage.wisc.edu/download/LBA/lba.html -
link da cui è possibile scaricare un dataset
risultante da simulazione effettuate con IBIS dal
1921 al 1928 per il bacino di Tocantis.
Specifiche sul dataset sono disponibili in
Botta, A., N. Ramankutty and J.A. Foley (2002).
Long-term variations of climate and carbon fluxes
over the Amazon Basin. Geophysical Research
Letters 29(9), 10,1029/2001 GL013607, 2002
29Modello HYDRA (Hydrological Routing Algorithm)
- Simula la portata e i cambiamenti stagionali del
livello dellacqua - Risoluzione spaziale 5 longitudine 5
latitudine - Richiede input giornalieri o mensili quali la
portata media dei corsi daqua, precipitazioni,
evaporazione - Lindividuazione dei percorsi fluviali e del
volume di laghi e wetland deriva dal DEM (Digital
Elevation Model). Vengono prese in considerazione
tutte le depressioni e quindi valutate le altezze
dei loro sbocchi tutte le griglie del modello
che condividono il medesimo sbocco vengono
considerate come una potenziale superficie
acquatica unica. Le celle utilizzate per questo
modello sono 5 x 5 (circa 10 km x 10 km) - Lindividuazione della direzione di scorrimento
dei fiumi è calcolata assegnando ad ogni cella
della griglia la direzione della cella confinante
avente altitudine più bassa, simulando quindi il
deflusso delle acque dalla sorgente alla foce. - Lindividuazione della direzione dello
scorrimento delle acque attraverso un lago o una
wetland è calcolata prendendo in considerazione
le depressioni ed in particolare assegnandogli
direzione concorde al proprio sbocco.
30Modello HYDRA (Hydrological Routing Algorithm)
- La superficie acquatica prevista è data dalla
differenza, P-E, tra precipitazioni ed
evaporazione - Il sistema idrico totale è composto da
- Acque di superficie (Rs)
- Acque drenanti nel sottosuolo (Rd)
- Precipitazioni (Pw)
- Evaporazione (Ew)
- Il flusso dellacqua è rappresentato attraverso
il cambiamento temporale di tre tipi di bacini - Acque fluviali (Wr)
- Stagni di deflusso cioè le acque superficiali che
fluiscono verso i fiumi (Ws) - Stagni di drenaggio cioè le acque sotterranee che
fluiscono verso i fiumi (Wd)
31Modello HYDRA (Hydrological Routing Algorithm)
- I volumi di acqua sono espressi in m3 ed i flussi
calcolati attraverso le seguenti equazioni
differenziali - d(Ws)/dt Rs - Ws/Ts
- d(Wd)/dt Rd - Wd/Td
- d(Wr)/dt (Ws/Ts Wd/Td) x ( 1 Aw) (Pw
Ew) x Aw (Wr/Tr) Fin - dove
- Aw è un numero compreso tra 1 e 0 dove 1 indica
che la cella considerata è totalmente ricoperta
da acqua mentre 0 indica che ne è priva - Ts, Td, Tr sono i tempi di permanenza dellacqua
nel bacino. Per semplicità sono considerati
costanti ed in particolare Ts 15 giorni, Td 2
ore Tr invece è calcolato come il rapporto tra
la distanza (D) tra i centro della cella
considerata e quello della successiva (secondo il
flusso) e la velocità dellacqua (u). Per le
celle in cui non sono presenti laghi o wetland la
velocità è proporzionale al rapporto tra il
gradiente del flusso (ic, mm-1) ed il gradiente
di riferimento i0 0.5 x 10-4 mm-1 (Miller et
al. 1994) u uo1 (ic/io)0.5 dove uo1 0.8 ms-1
è la velocità effettiva minima. Per le celle
allinterno delle quali, invece, sono presenti
masse dacqua la velocità è minore e
proporzionale al rapporto tra volume di
riferimento (vl, m3) e il volume dellintero
corpo dacqua di cui la cella è parte (vt, m3) u
uo2 (vl/vt)0.5 dove uo2 0.1 x uo2 0.08 ms-1
è la velocità effettiva minima attraversando una
massa dacqua - P ed E sono espresse in m3s-1
32Modello THMB (Terrestrial Hydrology Model with
Biogeochemistry)
- È lo sviluppo software del modello HYDRA ed è uno
dei pochi modelli idrologici che simulano il
sistema d'acqua dolce completo. Questo modello si
concentra sui collegamenti tra clima, tipi di
terreno e comportamento degli spartiacque interni
tra i quali laghi, wetlands, fiumi e sistemi di
acqua freatica. In particolare questo modello è
nato con lo scopo di apprendere come il
cambiamento climatico e lo sfruttamento del
terreno possano influenzare le risorse dacqua
dolce. - Elabora file .hdf ad esempio
- HDF.basin raccoglie le mappe dei fiumi ad ogni
fiume è assegnato un numero in modo da poter
limitare la simulazione solo a quelli di
interesse - HDF.rivdir raccoglie le direzione dei fiumi
- HDF.mflac indica laltezza sul livello del mare
dei bacini per i quali R P gt E
33Modello THMB (Terrestrial Hydrology Model with
Biogeochemistry)
Alcune simulazioni effettuate per il bacino di
Tocantins
34Modello THMB (Terrestrial Hydrology Model with
Biogeochemistry)
Da notare come quasi tutti i punti siano al di
sotto della linea 11 cioè il modello tende a
sottovalutare la portata
35Modello THMB (Terrestrial Hydrology Model with
Biogeochemistry)
Simulazione dellaltezza dellacqua in alcune
zone inondate
- Colonna 1 ? identificativo della posizione
- Colonne 2 e 3 ? coordinate geografiche
- Colonna 4 ? coefficiente correlazione
- Colonne 5 e 6 ? deviazione standard osservata e
simulata - Colonna 7 ? numero di mesi confrontati
- Colonne 8 e 9 ? deviazione annuale osservata e
simulata
36Modello THMB (Terrestrial Hydrology Model with
Biogeochemistry)
37Modello THMB (Terrestrial Hydrology Model with
Biogeochemistry)
- Estensione media di dodici aree inondate del
bacino amazzonico osservate dal 1979 al 1987 - Estensione totale di tutte dodici le aree inondate
Gli istogrammi grigi sono simulati mentre i neri
osservati (Sippel et al. 1998)
38HYDRA - THMB
- Bibliografia
- Coe M. T., A linked global model of terrestrial
hydrologic processes Simulation of modern
rivers, lakes, and wetlands, J. Geophys. Res.,
103, 8885-8889, 1998. - Coe M. T., Modeling terrestrial hydrological
systems at the continental scale Testing the
accuracy of an atmospheric GCM, J. Clim., 13,
686 704, 2000 - Coe, M. T., 1997 Simulating continental surface
waters An application to Holocene northern
Africa. J. Climate, 10, 16801689. - Coe, M.T., M.H. Costa, A. Botta, and C. Birkett.
Long-term simulations of discharge and floods in
the Amazon basin (2002). Journal of Geophysical
Research 10.1029/2001JD000740, 23 August 2002 - http//www.sage.wisc.edu/download/HYDRA/hydra.html
- link da cui è possibile scaricare il codice
del THMB e i file di input contententi
informazioni geomorfologiche (HDF e netCDF) e i
file di input contententi informazioni sul clima - http//www.sage.wisc.edu/download/LBA/LBA-HYDRA.zi
p - link per scaricare un dataset generato con
THMB
39REPERIBILITA INFORMAZIONI
- Progetto GEOMA è una rete telematica di ricerca
in modellizzazione e simulazione di fenomeni
naturali legati allarea della foresta amazzonica
brasiliana (www.geoma.lncc.br) - PIATAM mar (Potenciais Impactos Ambientais do
Transporte de Petróleo e Derivados na Zona
Costeira Amazônica) lobiettivo primario è
fornire informazioni aggiornate sulle
popolazioni, risosrse naturali ed ecosistemi
costieri con obiettivo di prevenire catastrofi
ambientali legate al trasporto del petrolio. Sono
presenti inoltre pubblicazioni su tecniche
cartografiche e di raccolta dei dati
(www.naea.ufpa.br/piatammar/) - Tropical Resource Institute vi si possono
trovare notizie generiche sullo scenario
tropicale (www.yale.edu/tri/) - Scientific electronic library online possibilità
di consultare riviste scientifiche specialistiche
(www.scielo.org) - SAGE (Center for Sustainability and the Global
Environment) offre risorse per ricerche
interdisciplinari. Di particolare interesse la
sezione sulle risorse idriche con alcuni progetti
rivolti specificamente al bacino amazzonico. È
presente anche una sezione contenente mappe,
dataset e modelli specifici per ecosistemi
inondati (www.sage.wisc.edu)
40REPERIBILITA INFORMAZIONI
- LBA (Large Scale Biosphere-Atmosphere Experiment
in Amazonia) è un progetto coadiuvato dal
ministero della scienza e tecnologia brasiliano
che si occupa di ricerca in merito al cambiamento
dello scenario amazzonico (lba.inpa.gov.br -
www.lbaeco.org - lba.cptec.inpe.br/beija-flor) - EMDI (Ecosystem Model-Data Intercomparison)
presenta una raccolta di modelli prevalentemente
mirati alla simulazione del ciclo di vita del
carbonio (gaim.unh.edu/Structure/Intercomparison/E
MDI/) - Gruppo di ricerca Prof. Marcos Heil Costa
studioso di livello internazionale autore di
molti articoli di modellistica, ecosistemi
inondati, tecniche di monitoraggio con interesse
particolare verso il bacino amazzonico
(madeira.dea.ufv.br/public.htm) - IBGE (Instituto Brasileiro de Geografia e
Estatística) offre articoli scientifici generici
su tutto il panorama brasiliano. Ricca la sezione
dedicata alle mappe tematiche quali ad esempio
quelle sul clima, sulla vegetazione e sulla
conformazione idrologica (www.ibge.gov.br) - INPA (Instituto Nacional de Pesquisas da
Amazônia) diretto dal ministero di scienza e
tecnologia brasiliano, si occupa di ricerche sul
panorama amazzonico (www.inpa.gov.br)