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DIVENTO GRANDE Una seconda opportunit

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Title: DIVENTO GRANDE Una seconda opportunit


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DIVENTO GRANDEUna seconda opportunità
  • Dario Nicoli

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Definizione
  • DIVENTO GRANDE è una proposta formativa di
    seconda chance rivolta a giovani in situazione
    di difficoltà.
  • Essa indica un insieme integrato e coerente di
    occasioni di accoglienza, consulenza ed
    accompagnamento, di esperienze formative, di
    strumenti di intervento volti a favorire la
    crescita formativa di adolescenti e giovani che
    non hanno potuto usufruire di una prima
    opportunità adeguata e corrispondente alle
    proprie necessità ed alla propria vocazione.

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I destinatari
  • Giovani erratici tra percorsi formativi e
    inattività.
  • Giovani che si trovano in una situazione di
    cronica precarietà lavorativa.
  • Giovani per i quali si interessano i servizi
    sociali, specie quelli territoriali, in
    particolare persone sottoposte a provvedimento
    giudiziario per aver compiuto reati di
    microcriminalità.
  • Giovani immigrati extracomunitari che vivono
    situazioni di grave problematica di integrazione
    sociale e lavorativa.
  • Adolescenti e giovani posti in situazione di
    crisi di identità, oppure di identità debole e
    labile, che provoca una situazione di anomia, di
    caduta di significatività delle relazioni
    familiari e sociali, di difficoltà nel delineare
    un positivo progetto di vita.

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Pedagogia del successo
  • La seconda chance si fonda su una filosofia
    educativa che sostiene il valore unico ed
    irripetibile di ogni persona, indipendente dalle
    sua condizioni.
  • Ogni persona è portatrice di talenti, che possono
    essere espressi se viene fatta oggetto di
    fiducia, sfida positiva, incoraggiamento in tal
    modo, essa può costruire un progetto personale di
    vita basato sul lavoro, quindi centrato sulla
    capacità di offrire un servizio utile agli altri,
    e da questo ottenere riconoscimento sociale e
    coscienza di avere valore.
  • Ciò attraverso esperienze formative che stimolano
    la riuscita. Si impara dal successo. Non è vero
    che sbagliando si impara sbagliando, si continua
    a sbagliare.
  •  

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Imparare a lavorare
  • Il lavoro è una dimensione fondamentale della
    vicenda umana perché consente alla persona di
    misurarsi con compiti e problemi che lo sfidano,
    sollecitare le proprie prerogative umane
    nellintento di soddisfare bisogni desideri
    altrui, contribuire fattivamente al processo di
    civilizzazione, acquisire stima e considerazione
    ottenendo in tal modo indicazioni per conoscere
    se stesso e riconoscere i talenti di cui è
    portatrice.
  • Il lavoro è il tramite fondamentale non certo
    lunico né il superiore - della vita sociale e
    libera lindividuo dalla gabbia del suo io
    ipertrofico e, di conseguenza, debole e fragile.

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Imparare lavorando
  • La didattica laboratoriale è una metodologia per
    formare persone competenti, stimolandole tramite
    situazioni di apprendimento reali in cui
    lallievo è chiamato a coinvolgersi attivamente
    svolgendo compiti e risolvendo problemi, così da
    scoprire e padroneggiare i saperi teorici
    sottostanti.
  • Il laboratorio è un cimento, nel senso che chiede
    coinvolgimento personale è unesperienza sociale
    perché stimola relazioni di gruppo è occasione
    di conoscenza perché consente di accrescere il
    proprio patrimonio culturale.

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Personalizzazione
  • La personalizzazione rappresenta lapproccio
    educativo più adeguato nel rilevare le capacità
    peculiari di ciascuno e condurre la persona alla
    loro piena attualizzazione sotto forma di
    competenze. Tale prospettiva richiama il concetto
    di sviluppo vocazionale, una concezione derivante
    da un modello teorico di origine canadese (ADVP
    Attivazione dello Sviluppo Vocazionale Personale)
    secondo cui il soggetto organizza il suo progetto
    personale di vita e di lavoro in base
    allimmagine che ha di se stesso nei vari stadi
    del suo sviluppo

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Mobilitare le risorse intrinseche dei giovani
  • Curiosità infatti la più singolare
    caratteristica umana è lattitudine ad
    apprendere.
  • Desiderio di competenza, ovvero lo stimolo ad
    affrontare e risolvere problemi, così che la
    competenza diventa a sua volta un fattore di
    motivazione prima ancora di divenire una capacità
    conseguita.
  • Aspirazione ad emulare un modello proposto dagli
    insegnanti, che non consiste necessariamente
    nellimitare il maestro, quanto nel fatto che
    egli divenga parte integrante del dialogo interno
    dello studente, una persona, cioè, di cui egli
    desidera il rispetto, di cui vuole far sue le
    qualità.
  • Impegno consapevole ad inserirsi nel tessuto
    della reciprocità sociale, desiderio di
    rispondere agli altri e cooperare con essi in
    vista di un obiettivo comune vi è nel legame
    sociale una spinta intrinseca ad apprendere, ed è
    non già unimitazione, quanto una dinamica in cui
    si apprende reciprocamente.

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Ambito di applicazione
  • DG rappresenta uno strumento di tipo nuovo, ad
    ampia flessibilità, coerente con le politiche
    comunitarie della seconda chance, finalizzato
    al contrasto della dispersione scolastica e
    formativa e dellemarginazione giovanile.
    Lampiezza di questi fenomeni, e la loro
    resistenza alle pratiche formative usuali,
    impone servizi di nuovo tipo rivolti a combattere
    le nuove e vecchie forme di emarginazione nelle
    quali sia rilevante il ruolo delle pratiche
    educative e che consentano nel contempo di
    diffondere una sensibilità ed una competenza
    nuova tra gli operatori.
  • Si colloca entro un territorio specifico nel
    quale sia possibile realizzare una positiva
    dinamica di rete.

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Metodologia
  • Il progetto prevede una metodologia di intervento
    che si sviluppa entro uno specifico territorio,
    rivolta ad adolescenti di età compresa tra i 15 e
    i 18 anni che evidenziano percorsi evolutivi
    difficili, segnati da deprivazioni affettive,
    sociali e culturali.
  • Questi percorsi mirano a proporre loro un insieme
    di opportunità che, partendo dal reale punto di
    partenza di ogni destinatario, lo sollecitano a
    svolgere passi progressivi di esperienza,
    coscienza di sé, definizione di un progetto
    personale positivo di vita e di lavoro.

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Percorso formativo
  • Il percorso della durata totale di 800 ore,
    prevede
  • 200 ore di orientamento, formazione e
    addestramento in atelier e laboratori
  • 600 ore di stage aziendali.
  •  L'intervento formativo nella sua complessità
    comprende inoltre
  • 550 ore di tutorship
  • 50 ore di coordinamento
  • 50 ore di account aziendale.
  • Le 200 ore di orientamento, formazione e
    addestramento in atelier e laboratori prevedono
    alcune codocenze per un totale di 50 ore.

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Accoglienza e Orientamento
Rimotivazione
Progetto personale
Stage
Recupero apprendimenti
  Accom- pagna- mento
Formazione
Sviluppo capa- cità personali
Inserimento lavorativo
Inserimento formativo
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1. Fase previa
  • Questa fase assicura un primo contatto con gli
    utenti, sia in forma diretta o tramite altri
    soggetti invianti. In questo momento si può
    creare unintesa positiva che consenta allutente
    di leggere la propria realtà in senso realistico
    e nel contempo positivo, anche tramite un
    percorso di rimotivazione corrispondente alle sue
    caratteristiche e necessità. Essa conclude con un
    progetto personale esplicito che indica la meta,
    le risorse, i momenti di verifica.
  • La fase previa si compone quindi delle seguenti
    azioni
  • ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO
  • RIMOTIVAZIONE
  • PROGETTO PERSONALE

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2. Fase di apprendimento
  • Il processo di apprendimento mira a recuperare le
    risorse delle persone e a dotarle di requisiti di
    conoscenza, abilità e competenza tramite
    opportunità differenziate in base alle loro
    caratteristiche ed al tipo di progetto elaborato.
    La formazione può avvenire tramite laboratorio di
    recupero degli apprendimenti, attività formative
    ad hoc o di supporto, attività di stage o anche
    vera e propria alternanza. Lungo tutto questo
    percorso è prevista una attività di
    accompagnamento permanente, al fine di assicurare
    una continuità di presa in carico da parte
    delléquipe.
  • La fase di apprendimento si compone delle
    seguenti azioni
  • RECUPERO APPRENDIMENTI
  • FORMAZIONE
  • STAGE
  • ACCOMPAGNAMENTO

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3. Fase di inserimento
  • Il processo di inserimento si rivolge ai due
    sbocchi fondamentali per il giovane la
    continuazione del percorso formativo e
    linserimento lavorativo. Non si tratta di una
    semplice consegna, ma di un cammino che
    richiede una adeguata cura, affinché non si
    ripropongano le condizioni dellinsuccesso e si
    rafforzino gli stili e le metodologie che hanno
    condotto il giovane alla situazione attuale.
  • La fase si compone delle seguenti azioni
  • INSERIMENTO LAVORATIVO
  • INSERIMENTO FORMATIVO

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Organismo gestore
  • Il progetto richiede, da parte dellorganismo
    gestore e dei suoi operatori, una cultura
    educativa e promozionale centrata sui destinatari
    e quindi dotata di una forte elasticità.
  • Inoltre è necessaria negli operatori una
    personalità ed una professionalità che consentano
    di instaurare rapporti amichevoli e fiduciari con
    i destinatari, così da creare un forte clima
    relazionale e comunitario.
  • È poi indispensabile una rete di collaborazioni
    con organismi scolastici e formativi, imprese,
    servizi per limpiego e singoli professionisti
    con elevata tensione educativa. È bene costituire
    una rete con chiara definizione dei ruoli dei
    soggetti partner.
  • Questa proposta richiede un investimento stabile,
    a carattere progettuale, e quindi deve prevedere
    attività di accompagnamento, monitoraggio e
    valutazione, al fine del miglioramento
    continuativo.

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Criteri metodologici
  • Lettura ed osservazione delle caratteristiche
    (capacità, conoscenze, abilità e competenze), del
    progetto personale e delle criticità/potenzialità
    dellallievo.
  • Definizione degli obiettivi formativi ed
    individuazione delle situazioni di
    apprendimento necessarie.
  • Gestione personalizzata del percorso di
    apprendimento.
  • Valutazione autentica per rilevare in che
    misura lallievo abbia acquisito competenze,
    conoscenze e abilità ed abbia maturato una
    visione ulteriore del proprio progetto personale.

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Fattori di successo
  • Centralità della relazione tra tutor e giovane,
    condizione indispensabile per creare un clima
    positivo, trasmettere fiducia, suscitare
    disponibilità.
  • Metodo di apprendimento attivo le conoscenze e
    abilità sono acquisite tramite ricerca e scoperta
    così da rendere il soggetto autonomo e competente
    oltre che partecipe in modo attivo della vita
    sociale.
  • Carattere orientativo cura del progetto
    personale di ogni destinatario così da renderlo
    consapevole delle proprie capacità e in grado di
    prefigurare e perseguire mete coerenti e
    realistiche.
  • Valorizzazione del lavoro tramite cui suscitare
    motivazioni ed interessi, sollecitare il
    protagonismo personale, sostenere un cammino
    formativo progressivo basato su compiti reali
    dotati di valore evidente.
  • Valorizzazione di soggetti economici, sociali,
    culturali ed istituzionali che possano apportare
    risorse ed opportunità positive al progetto.
  • Flessibilità dei percorsi e loro continuo
    adattamento alle caratteristiche ed alle esigenze
    dei destinatari.

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Una politica veramente sociale
  • Aiutare i giovani in difficoltà a trovare la loro
    strada, ponendosi in modo positivo nella realtà,
    con il sostegno di educatori, operatori ed
    imprese che abbiano fiducia in loro, rappresenta
    unazione di alto valore politico e civile.
  • Lintervento a loro favore è anche economico
  • riduce gli insuccessi scolastici
  • sottrae i giovani dai percorsi di
    micro-criminalità
  • riduce gli interventi assistenziali riparativi
  • aiuta i giovani e loro famiglie ad autosostenersi
    dignitosamente tramite il reddito da lavoro.

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Chiave della felicità
  • Loccupazione è il solo elemento che armonizzi
    le capacità specifiche di un individuo e la sua
    funzione sociale. Chiave della felicità è lo
    scoprire che cosa uno è adatto a fare e il dargli
    lopportunità di farlo
  • John Dewey, Democrazia e educazione, Sansoni,
    Milano, 2004

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