ACIDI E BASI DI LEWIS - PowerPoint PPT Presentation

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ACIDI E BASI DI LEWIS

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ACIDI E BASI DI LEWIS Acido: accettore di una coppia di elettroni Base: una sostanza che agisce da donatore di una coppia di elettroni Questa definizione include ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: ACIDI E BASI DI LEWIS


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ACIDI E BASI DI LEWIS
  • Acido accettore di una coppia di elettroni
  • Base è una sostanza che agisce da donatore di
    una coppia di elettroni
  • Questa definizione include la definizione di
    Brønsted-Lowry come un caso speciale dato che il
    protone può essere considerato un accettore di
    una coppia di elettroni e una base è un donatore
    di una coppia di elettroni H OH-
    ? HOH
  • Ogni acido di Brønsted, dato che fornisce
    protoni, è anche un acido di Lewis.
  • La reazione fra un acido e una base genera un
    complesso A B ? A-B
  • H-A (acido di Brønsted) è il complesso formato
    dallacido di Lewis H con la base di Lewis A-
  • Applicando la definizione di Lewis, tutti i
    leganti sono delle basi e tutti gli ioni
    metallici sono degli acidi.
  • Il grado di affinità di uno ione metallico per un
    dato legante definisce la sua acidità di Lewis
    verso quel legante e la tendenza di un legante di
    legarsi ad uno ione metallico definisce la misura
    della sua basicità di Lewis.
  • N.B. Quando si parla di velocità di reazione un
    donatore di coppie di elettroni è un nucleofilo e
    un accettore di una coppia di e è chiamato
    elettrofilo

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Effetti elettronici e sterici nelle interazioni
acido-base
Per un dato atomo donatore o accettore, la
basicità o acidità può essere influenzata
grandemente dalla natura dei sostituenti questa
influenza può essere di origine elettronica o
sterica Effetti elettronici la elettronegatività
dei sostituenti modifica la forza della base e
quella dellacido in modo opposto. Forza della
base N(CH3)3 gt NH3 gt NF3 Forza dellacido
B(CH3)3 lt BH3 lt BF3 Sostituenti più
elettron-attrattori (elettronegativi) aumentano
lacidità di Lewis e diminuiscono la basicità di
Lewis
Tuttavia, non sempre la elettronegatività dei
sostituenti fornisce un criterio certo per
stabilire la forza relativa degli acidi. Per es.,
per la reazione in fase gas BX3 N(CH3)3
? X3B-N(CH3)3 Lordine osservato
sperimentalmente di stabilità dei complessi fra
BX3 e N(CH3)3 è BF3 lt BCl3lt BBr3 ovvero BBr3
appare essere un acido più forte di BF3.
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Questa apparente anomalia può essere capita
considerando le interazioni ? esistenti nella
molecola planare BX3 e il fatto che quando tale
molecola si lega alla base il gruppo BX3 diventa
piramidale e latomo di B non interagisce più con
gli elettroni ? degli atomi X Semplici calcoli
di energie di legame indicano che le interazioni
? nei legami B-X diminuiscono nellordine Fgtgt Clgt
Br. Perciò, BF3 è un acido di Lewis più debole di
BBr3 perchè la molecola planare BF3 è
stabilizzata in misura maggiore rispetto a BBr3
dal legame ? esistente in B-X.
Effetti sterici. Le tre basi piridina,
orto-metilpiridina e para-metilpiridina hanno
sostanzialmente la stessa basicità nei confronti
del protone. Tuttavia, nei confronti dellacido
B(CH3)3 lortometilpiridina è molto meno basica
rispetto alle altre due basi. Ciò deriva
dallingombro sterico del metile in posizione
orto che interagisce con i gruppi metilici legati
al boro.
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Esempi di acidi di Lewis
1) Latomo centrale di una molecola con un
ottetto incompleto può completare il suo ottetto
accettando una coppia di elettroni BF3 (acido
di Lewis) NH3 (base di Lewis) ? F3BNH3
(addotto) 2) Un atomo in una molecola o ione può
espandere il suo ottetto ed accettare unaltra (o
più) coppia di e. Questo tipo di acidità di Lewis
è comune per alogenuri degli elementi più pesanti
del blocco p. Ad es. Si in SiF4 può associare
due ioni fluoruro SiF4 2 F- ? SiF62- SO3
O(CH3)2 ? O3S-O(CH3)2 3) Una molecola o
ione con un ottetto completo può ridistribuire i
suoi elettroni di valenza e accettare una
addizionale coppia di e. Ad es., CO2 è un acido
di Lewis quando forma HCO3- accettando una coppia
di e dallatomo di ossigeno di un anione
idrossido CO2 OH- ? HCO3-
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Classificazione degli acidi e basi secondo Pearson
Il concetto di hard e soft introdotto da
Pearson permette di classificare gli acidi (in
questo contesto ioni metallici) e le basi secondo
le caratteristiche elettroniche degli atomi
donatori e accettori. Sono identificati
empiricamente dallordine opposto della forza del
legame di formazione di complessi con le basi
alogenuro (come misura della costante di
formazione Kf del complesso acido-base). Classe
a I- lt Br - lt Cl- lt F- (hard) Classe
b F- lt Cl- lt Br- lt I- (soft)
Ioni metallici di tipo a (acidi) sono piccoli,
non sono facilmente polarizzabili ed essi
preferiscono leganti (basi) che sono piccoli e
poco polarizzabili. Sono stati chiamati acidi e
basi hard (duro) Ioni metallici di tipo b
(acidi) sono grandi, facilmente polarizzabili ed
essi preferiscono leganti (basi) che sono grandi
e facilmente polarizzabili. Sono stati chiamati
acidi e basi soft (molle)
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Cationi hard formano complessi in cui le
interazioni coulombiane sono dominanti Cationi
soft formano complessi in cui è dominante il
legame covalente.  Ioni metallici di tipo a sono
principalmente -         ioni dei metalli
alcalini e alcalino-terrosi -         ioni
metallici leggeri e con elevata carica Ti4,
Fe3, Co3, Al3  Ioni metallici di tipo b sono
principalmente -         ioni pesanti di metalli
di transizione Hg22, Hg2, Pt2, Pt4, Ag,
Cu -         ioni di metalli in bassi stati di
ossidazione, ad es. nei metallo carbonili
Alcuni ioni (Fe2 Co2 Ni2 Cu2 Zn2
Pb2) formano complessi le cui stabilità non
possono essere pronosticate sulla base della
classificazione hard/soft essi formano la classe
border-line  La costante di stabilità dei
complessi di questi ioni con un dato legante
segue lordine, noto come serie di
Irving-Williams Ca2 lt Mg2lt Mn2lt Fe2 ltCo2 lt
Ni2lt Cu2 gt Zn2 gt Pb2
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Classificazione hard-soft di ioni metallici e
leganti importanti in chimica bioinorganica
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Cambiamenti del potenziale redox di una coppia in
presenza di leganti
La coordinazione modifica le proprietà redox
degli ioni metallici, rendendoli più o meno
ossidanti/riducenti rispetto a quanto osservato
in H2O pura (condizioni standard) Ad es. per la
coppia Fe(III)/Fe(II) il valore del potenziale E
0.77 V si riferisce alla riduzione, in
condizioni standard
Fe(H2O)63 e ?
Fe(H2O)62 Lo stesso potenziale, misurato
in presenza di fenantrolina (phen) assume il
valore di 1.12 V perché si riferisce
allequilibrio Fe(phen)33 e ?
Fe(phen)32 In presenza dellanione EDTA4-
(legante potenzialmente esadentato) lo stesso
potenziale assume il valore 0.12 V. In questo
caso la coppia redox diventa Fe(EDTA)-
e ? Fe(EDTA)2- La coordinazione della
fenantrolina rende Fe3 uno ione più ossidante
la coordinazione dellEDTA rende Fe3 uno ione
meno ossidante. Nel primo caso la coordinazione
stabilizza maggiormente il Fe(II), mentre avviene
il contrario quando è lEDTA a coordinarsi al
centro metallico.
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Cambiamento dei valori di pKa dei leganti
coordinati
La coordinazione modifica le proprietà acido-base
dei leganti la carica positiva degli ioni
metallici stabilizza la base coniugata di acidi
protici attraverso la coordinazione al centro
metallico. Questo effetto è del tutto generale e,
oltre allacqua quale legante, vale per molti
altri leganti biologici (tioli, imidazolo,
fenoli, alcoli, acido fosforico e acidi
carbossilici). Ad es. lacido acetico (HAc) in
acqua ha pKa 4.7. In presenza dello ione Ni2
(0.1 M) il pKa diventa 4.0 se lo ione è Cu2,
pKa diventa 3.0. HAc H2O ? H3O Ac- Ka
10-4.7 La coordinazione dello ione acetato al
centro metallico sposta lequilibrio a destra
(HAc diventa un acido più forte) Il legante H2O
(pKa 14.O) coordinato agli ioni Ca2 o Zn2
modifica il suo valore di pKa a 13.4 e 10.0,
rispettivamente Zn(H2O)62 H2O ?
H3O Zn(H2O)5(OH) Ka 10-10
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Valori di pKa di alcuni leganti in assenza e in
presenza di ioni metallici
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