Title: Classificatori con il cuore da ontologi
1Classificatori con il cuore da ontologi
- Ovvero, sul perché la Biblioteca del Dipartimento
di Filosofia dellUniversità di Padova somiglia
così tanto ad una macedonia con troppo mango e
poca mela
2Per cominciare largomento facile facile (?)
- (P1) Lattività dei classificatori consiste nel
produrre ontologie per (alcuni) sistemi
informativi - (P2) Lattività degli ontologi consiste nel
produrre ontologie - (P3) Lattività di produrre ontologie per
(alcuni) sistemi informativi è parte
dellattività di produrre ontologie - _________________________________
- (C) Lattività dei classificatori è parte
dellattività degli ontologi -
3Obiettivi (1, 2)
- (1) Mostrare che alcuni dei termini
dellargomento facile facile sono ambigui. - (2) Mostrare che - data una certa semantica di
ontologia e ontologie - largomento non è
fondato, ie non tutte le premesse sono vere.
4Obiettivi (3)
- (3) Sulla base di (1, 2) fornire una diagnosi ad
un problema piuttosto frequente nelle biblioteche
di ricerca, nello specifico della Biblioteca di
Filosofia dellUniversità di Padova lestremo
dettaglio nella copertura di alcuni temi/settori
e/o periodi storici e l estrema carenza di
copertura di altri temi/settori e/o periodi
storici
5Mango e mela su (3)
- Con (3) si vuole fornire una diagnosi del perché
nella nostra biblioteca si trova, ed è a
scaffale, ad esempio, questo testo sulla vita di
un importantissimo filosofo (?) - Il riformatore della Trappa vita di Armand-Jean
de Rancé di Anna Maria Caneva prefazione di
Gregorio Penco - Infilato a scaffale in B.785.R3.Z7C IL MANGO
- Ma un testo di filosofia della scienza, come ad
esempio quello di Imre Lakatos - La metodologia dei programmi di ricerca
scientifici - Non solo non è a scaffale, ma non cè proprio
nella Biblioteca del Dipartimento di Filosofia di
PD!!! LA MELA
6- Cominciamo dallobiettivo (1) ovvero cominciamo
con il mostrare che alcuni dei termini utilizzati
nell argomento facile facile sono ambigui. - Partiamo da alcuni chiarimenti preliminari.
7(I chiarimento) Su classificatori e
bibliotecari, 1
- Un primo chiarimento. La prima premessa
dellargomento facile facile dice - (P1) Lattività dei classificatori consiste nel
produrre ontologie per dei sistemi informativi - Ma, un bibliotecario è un classificatore.
- Infatti
8(I chiarimento) Su bibliotecari e
classificatori, 2
- (P1) Se il classificatore classifica e
- (P2) classificare è ripartire, ordinare per
classi e un - (P3) Un bibliotecario ripartisce, ordina per
classi libri e riviste - __________________________________
- (C) Un bibliotecario è un classificatore.
- Possiamo allora sostituire il termine
classificatore con il termine bibliotecario
ed ottenere che la nostra (P1)
9(I chiarimento) Su bibliotecari e
classificatori, 3
- (P1) Lattività dei bibliotecari consiste nel
produrre ontologie per dei sistemi informativi -
10(II chiarimento) Sui modi di dire Sistema
informativo
- Ma cosa vuol dire che i bibliotecari producono
ontologie per i sistemi informativi?
11(II chiarimento) Sui modi di dire Sistema
informativo
- Sistema informativo è un termine equivoco.
- Grossomodo, da una parte
- (1) è stato usato per riferirsi a quella
parte delle information sciences (e studies),
delle scienze cognitive e della linguistica che
sono raggruppate allinterno di aree di ricerca
come linformation technology, la knowledge
representation, e la computational linguistics
12(II chiarimento) Sui modi di dire Sistema
informativo
- Dallaltra
- (2) il termine sistema informativo è stato
adoperato per individuare specifici sistemi
informativi ad esempio una particolare base di
dati, una particolare base di conoscenza, una
specifica software application per il data
processing. - Qui facciamo riferimento SOLO a questo
secondo uso. Questo è anche luso prevalente di
sistemi informativi nellespressione ontologia
per i sistemi informativi.
13(II chiarimento) Sui modi di dire Sistema
informativo
- Nello specifico, una caratterizzazione più o meno
in uso è quella di pensare lontologia per i
sistemi informativi come - un qualche tipo speciale di base di conoscenza
dove, per base di conoscenza intendiamo un
centralized repository for information a public
library, a database of related information about
a particular subject - Quindi, una biblioteca
14(II chiarimento) Sui modi di dire Sistema
informativo
- è una base di conoscenza
- ovvero
- un sistema informativo
15Problema
- (P) Cosa sintende quando si dice che le
ontologie sono tipi speciali di basi di
conoscenza?
16(III chiarimento) Sui modi di dire ontologie
per i sistemi informativi, 1
- Giaretta e Guarino in Ontology and Knowledge
Bases (IOS Press, 1995) avevano classificato 7
modi dintendere lespressione ontologia nei
lavori di ontologia per i sistemi informativi.
Se erano 7 nel 95... - Lelenco è questo...
17(III chiarimento) Sui modi di dire ontologie
per i sistemi informativi, 2
- Ontologia come una disciplina filosofica (con la
O maiuscola) - Ontologia come un sistema concettuale informale
- Ontologia come una descrizione semantica formale
- Ontologia come specificazione di una
concettualizzazione - Ontologia come rappresentazione di un sistema
concettuale per mezzo di una teoria logica - caratterizzata da un certo numero di proprietà
formali o - caratterizzata da un certo numero di scopi
specifici. - Ontologia come il vocabolario adoperato da una
teoria logica - Ontologia come specificazione ad un meta-livello
di una teoria logica.
18Ontologia isa base di conoscenza (di un qualche
tipo)?
- Per i nostri scopi ci basterà qui osservare che
le ontologie dellontology engineering - sono tipi speciali di basi di conoscenza, perché
la base di conoscenza è, semplificando, molto
classificata, dettagliata, distinta - Adottiamo qui la concezione (4) a soli fine
esplicativi di ontologia sopra fornita sono
la specificazione di una concettualizzazione
Gruber 1993
19Ontologia isa base di conoscenza?
- Unontologia per i sistemi informativi è
- una particolare classificazione di un sistema
informativo e - una sua concettualizzazione (una
concettualizzazione del sistema informativo) - Quindi
20Bibliotecario isa Onto-Engineer
- (P1) Se il bibliotecario è un classificatore e i
classificatori classificano i libri di una
biblioteca e - (P2) una biblioteca è una base di conoscenza con
degli oggetti da classificare e - (P3) se classificare oggetti di una base di
conoscenza per mezzo di una specifica
concettualizzazione significa fare dellontology
engineering - ______________________________________
- (C) Un classificatore fa dellontology
engineering.
21Ontologia
- Fra le caratterizzazione inoltre che
- Lontology engineering usa lOntologia con la O
maiuscola (quella che fanno i filosofi) per
costruire ontologie Guarino, Giaretta 1995
22Sui molti, molti modi di dire Ontologia
- Siamo così arrivati ad analizzare la nostra
seconda premessa - (P2) Lattività degli ontologi consiste nel
produrre ontologie. - In filosofia, produrre ontologie significa
rispondere alla domanda - (1) Che cosa cè? Che cosa esiste?
23Sui molti, molti modi di dire Ontologia
- Quine, un filosofo analitico, risponde a (1)
dicendo - (2) Tutto
- e (2) per lui vuole dire
- Tutto ciò che cè
- Questa è una risposta certamente condivisibile e,
tuttavia, rispondere a (1) con (2) non è
adeguato, anche se ovviamente corretto.
24Sui molti, molti modi di dire Ontologia
- Insoddisfazione. Ciò che gli ontologi vogliono è
- caratterizzare questo tutto
- producendo una lista di categorie ontologiche che
non escluda nulla di tutto ciò che cè - Chiamiamo questo primo senso in cui si può
produrre unontologia generalista
25Varietà di generalisti
- Ci sono almeno due modi di fare ontologia in
questo primo senso - Il primo modo consiste nel produrre un sistema di
categorie ontologiche -
- che alcuni, ad es. la Thomasson (in Fiction and
Metaphysics, Cambridge 1999), distinguono in
26Varietà di generalisti
- Sistemi mono-dimensionali -gt
- Quando le singole categorie sono generate a
partire da ununica relazione ontologica (ad es.
la relazione di indipendenza ontologica)
- Sistemi multi-dimensionali -gt
- Quando le singole categorie sono generate a
partire da più relazioni ontologiche (ad es. più
relazioni di dipendenza) - Il riferimento è a più dimensioni (ad. es. stati
mentali e entità fisiche)
27Sistemi mono-dimensionali (1)
- Quello aristotelico sarebbe, secondo Hoffman e
Rosekrantz (quando si parla di Aristotele bisogna
sempre attribuire la responsabilità a qualcun
altro!!), un sistema categoriale monodimensionale
perché basato sulla sola relazione di
indipendenza ontologica - Se lesistenza di x implica (entails) lesistenza
di y, e non viceversa, allora y è indipendente da
x - Per Aristotele solo le sostanze individuali
esistono indipendentemente ogni altro tipo di
entità esistente dipende da queste realtà
fondamentali.
28- Alcune cose esistono separatamente altre no
quelle che esistono separatamente sono sostanze - (Aristotele, Metaph. 1070b36-1071a1)
29Sistemi mono-dimensionali (3)
- Un sistema mono-dimensionale può essere
- In parallelo
- Gerarchicamente ordinato ad albero
30Sistemi mono-dimensionali in parallelo
- Quelli di Aristotele sono sistemi categoriali
mono-dimensionali in parallelo. Le categorie
aristoteliche sarebbero un esempio di questo tipo
di sistema perché non cè un genere sommo
(lessere) di cui esse siano specificazioni (così
almeno la pensa Berti 2002).
31Sistemi mono-dimensionali ad albero in stile
pirroniano (Chisholm 1996)
32Sistemi mono-dimensionali ad albero
- Contrariamente ai sistemi in parallelo, quelli ad
albero sono sistemi di genere e specie, dove
ogni categoria ontologica è o un genere o una
specie.
33Sistemi multi-dimensionali (Thomasson 1999)
- Dove una categoria è definita sia in relazione al
genere di dipendenza da entità spazio-temporali
che in relazione al genere di dipendenza da stati
mentali - La categoria cui appartengono le sinfonie
comprende entità che sono genericamente
dipendenti da entità reali e storicamente
dipendenti da stati mentali
34- a, dove a sta per la nostra sinfonia, dipende
genericamente da un ente reale quando
necessariamente se a esiste, allora esiste
qualche ente reale (qualche esecuzione) - a dipende storicamente da b quando
necessariamente, per ogni istante t in cui a
esiste, b esiste a t o è esistito ad un t che
precede t (lattività mentale del compositore)
35Buoni sistemi categoriali proprietà
- (a) Esaustivi, ovvero dovrebbero ripartire tutto
ciò che cè o che potrebbe esserci e - (b) dovrebbero essere costituiti da categorie
che, per ogni livello, sono fra loro mutuamente
esclusive perché un sistema categoriale sia
correttamente formulato due entità non possono
appartenere a due categorie ontologiche
differenti dello stesso livello.
36Sistemi categoriali ontologici e Filosofia
- Si dubita
- che sia possibile fondare in modo adeguato
distinzioni categoriali - che sia possibile fornire una lista di categorie
esaustiva o - che le categorie del sistema siano mutuamente
esclusive
37Tematicisti (1)
- Se come evidenziato un primo senso di
produrre ontologie consiste nel fornire un
sistema di categorie ontologiche, - un secondo è quello di cercare di stabilire ciò
che realmente cè ... procedendo passo passo e
argomentando a favore o contro lammissione
nellontologia di certi tipi di enti, siano
questi numeri, universali, atti di coscienza, o
oggetti finzionali Thomasson 1999 115
38Tematicisti (2)
- Esistono i fatti?
- E prima ancora ci si è chiesto, ma ancora ci si
continua a chiedere - Esistono gli universali?
39Tematicisti (3)
- Prendiamo, ad esempio, il caso dei fatti. Alcuni
sostengono di avere buoni argomenti per eliminare
tali entità dallinventario del mondo o per
ridurle ad altre entità, ritenute ontologicamente
basilari, come ad esempio individui, proprietà e
relazioni altri contestano la sensatezza stessa
della nozione di fatto. - Chi si occupa di ontologia in questa prospettiva
non è interessato a produrre un sistema completo,
quanto a produrne delle parti che ritiene
fondamentali o ad analizzare un particolare tipo
di entità i numeri ad esempio cercando
argomenti a favore o contro lammissione di quel
particolare tipo di entità nellinventario del
mondo.
40Tematicisti (4)
- Si può dire che questo modo di fare ontologia
procede per temi e si può chiamare tematicista
lontologo che lo adotta - Il tematicista ha solitamente un atteggiamento
parsimonioso sui tipi di entità da ammettere
41Tematicisti (5)
- Lapproccio tematico è di gran lunga il più
diffuso in filosofia analitica, dove lanalisi
filosofica è connessa con lanalisi linguistica e
lintroduzione di categorie ontologiche dipende
spesso da questultima. Si dice ad esempio che - () Dina è bella
- è vero perché vi è un individuo di nome Dina e
questo individuo ha la proprietà di essere bello.
Ciò dicendo si ritiene che () sia reso vero
proprio da ciò che, allapparenza, lo rende vero,
ovvero nel caso specifico un individuo ed una
proprietà connessi nel modo detto dallenunciato.
42Tematicisti (6)
- Le categorie ontologiche usate nella formulazione
delle condizioni di verità di un enunciato
dipendono dalla sua forma logica. Ad un enunciato
come () si attribuisce solitamente la forma - Pa
- dove P è un simbolo per una proprietà ed a
per un individuo. -
43Ontologia Ontology Engineering
- Ora
- a chi fanno riferimento i signori
dellontological engineering quando parlano di
Ontologia con la O maiuscola? - Al generalista o al tematicista?
- A quale tipo di generalista a quello
multidimensionale o a quello monodimensionale? Se
a quello monodimensionale, - a quello in parallelo o a quello gerarchicamente
ordinato?
44Semplificando (molto)Ontologia Classificazione
- Le classificazioni bibliografiche sono sistemi di
categorie ontologiche nel primo senso, dove - Le categorie genericamente dipendono dalla
storicità del canone disciplinare
45Semplificando (molto) ancora su Ontologia e
Classificazione
- Sono ontologie generaliste, mono (DDC LCC UDC
(?) o multi dimensionali (BC2 ICC ILC (?) - Alcuni dubitano che le classificazioni
bibliografiche siano o possano essere sistemi
categoriali buoni se con sistema categoriale
buono intendiamo ammettere le proprietà
dellesaustività e della mutua esclusività
categoriale
46È vero che
- (P3) Lattività di produrre ontologie per dei
sistemi informativi è parte dellattività di
produrre ontologie? - e che
- (C) Lattività dei classificatori è parte
dellattività degli ontologi?
47- Se con
- (P1) Lattività dei classificatori consiste nel
produrre ontologie per (alcuni) sistemi
informativi - i classificatori intendono riferirsi ad
unontologia generalista e, daltra parte, con
produrre ontologie in - (P2) Lattività degli ontologi consiste nel
produrre ontologie - ci si riferisce ad un approccio ontologico
tematico allora - (P3) Lattività di produrre ontologie per
(alcuni) sistemi informativi è parte
dellattività di produrre ontologie - è falsa. Infatti, lattività di produrre
ontologie generali NON è parte (degli intenti)
dellattività di produrre ontologie temantiche. -
48- Quindi il nostro argomento facile facile è
infondato.
49Conclusioni sugli obiettivi (1, 2)
- Insomma, se chi produce ontologie per i sistemi
informativi ha in mente un modo generalista di
produrre ontologie e chi produce ontologie è
invece un tematicista, la premessa (3)
dellargomento facile facile è falsa, e
largomento non è fondato.
50Velocemente Obiettivo (3)
- Sulla base di (1, 2) possiamo adesso fornire una
diagnosi al problema del mango e della mela
perché sono presenti alcuni settori così esotici,
mango e mancano libri che coprono settori di base
in filosofia.
51Mango, mele e frutti di boscola diagnosi
- I generalisti classificatori/bibliotecari
assumono, derivano una ontologia generalista
mono/multidiensionale, in parallelo o
gerarchicamente ordinata - MA
- I generalisti classificatori/bibliotecari
derivano come loro lontologia degli esperti a
cui si affidano nel e per lo sviluppo del sistema
informativo/biblioteca
52Mango, mele (e frutti di bosco)la diagnosi
- Gli esperti hanno un cuore da ontologi, MA da
ontologi tematicisti e non da ontologi
generalisti. Di più, non hanno in mente alcun
sistema mono/multidiensionale, in parallelo o
gerarchicamente ordinato. - Per questo spesso le biblioteche sono
macedonie con troppo mango e poca mela.
53Un esempio tanto per non fare nomi
- La Biblioteca del Dipartimento di Filosofia
dellUniversità di Padova ha assunto la classe B
Philosophy. Psychology. Religion (1910!
http//www.loc.gov/catdir/cpso/lcco/lcco_b.pdf)
della ontologia generalista della Classificazione
della Library of Congress (LCC), assumendo anche - Lontologia filosofica della LCC gt Filosofi
Classi di Filosofi Discipline Concetti,
Soggetti con Filosofia (parola) Soggetti che
corrispondono a intestazioni classificatorie
proprie della LC per la filosofia - I suoi generalisti classificatori/bibliotecari
hanno più o meno intenzionalmente declinato
la classe B della generalista LCC ai modelli
tematicisti dei loro esperti
54Un esempio
- (1) Tema/Settore Filosofia del Linguaggio
- Nella LCC
- (2) Language and Languages Philosophy (per
Philosophy of Language Linguistic Philosophy) è
intestazione di soggetto ed è intesa come
disciplina filosofica - Appartengono al nodo (2), in ordine gerarchico
55(2) Language and Languages Philosophy.
Generalista LCC (LCSH in Philosophy. Thesaurus)
- Ineffable, The
- Language and Ethics
- Language and Logic
- Ambiguity
- Analysis (Philosophy)
- Logical athomism
- Proposition (Logic)
- Logical Positivism
- Ordinary-Language philosophy
- Private Language
- Etc.
- Meaning
- Etc.
56(2) Language and Languages Philosophy.
Tematicista (Massimiliano)
- Kent Bach. Thought and Reference. Clarendon
Press, Oxford, 1987. M.G.7457. - Michael Devitt, editor. The Blackwell guide to
philosophy of language. Blackwell Philosophy
Guides. Blackwell, Oxford, 2005. - Michael Dummett. Frege philosophy of Language.
Duckworth, London, 1973. M.H.9015. - Gareth Evans. The Varieties of Reference.
Clarendon Press, Oxford, 1982. M.G.13090. - Gareth Evans. Collected Papers. Clarendon Press,
Oxford, 1985. M.G.13112. - Jerry A. Fodor and Ernest Lepore. Holism a
shoppers guide. Blackwell, Oxford, 1992.
M.G.1326. - Etc.
- Per lo Scaffale Filosofia del Linguaggio (100
documenti)
57(2) Language and Languages Philosophy.
Tematicista Massimiliano gt Generalista Cristiana
gt Generalista LCC
- Filosofi
- G. Evans
- J. A Fodor
- P. Geach
- E. Lepore
- J. R. Searle
- D. Davidson
- P. Grice
- J. Perry
- S. Kripke
- G. Evans
- D. Kaplan
- H. Putnam
- Etc.
- Discipline
- Logic
- Knowledge, Theory of
- Metaphysics
- Ontology
- Etc.
58(2) Language and Languages Philosophy.
Tematicista Massimiliano gt Generalista Cristiana
gt Generalista LCC
- Concetti
- Events
- Fiction
- Government-binding theory (Linguistics)
- Indexicality
- Holism
- Meaning
- Reference
- Speech Acts
- Truth
- Etc.
59(2) Language and Languages Philosophy.
Tematicista Massimiliano ? gt Generalista
Cristiana ? gt Generalista LCC ? (con la perdita
del tema e del cuore )
- Filosofi
- G. Evans B.105.R25.E93 P.106.E93
- J. A Fodor B.945.F633
- P. Geach BC.50.G43
- E. Lepore BC.108.L47
- J. R. Searle B.945.S43
- Etc.
- Discipline
- Knowledge, Theory of BD BF
- Logic BC
- Concetti
- DescriptionB105.D4
- BF463.D47 B105.R25
- BC199.M6
- Meaning B105.R25 BC.108
- Reference B105.R25 B840 P P325.5.R44
- Truth BC, BD
- Etc.
60Congedandosi
- Produrre una ontologia tematicista per la
filosofia e non per lesperto tematicista ? - Produrre una ontologia generalista per la
filosofia dove lesperto tematicista possa
riconoscere lesistenza dei suoi temi in modo
appropriato ?