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KANT (Critica della Ragion Pura: estetica trascendentale)

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KANT (Critica della Ragion Pura: estetica trascendentale) Prof. Michele de Pasquale a quali condizioni possibile una conoscenza obiettiva? quali condizioni devono ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: KANT (Critica della Ragion Pura: estetica trascendentale)


1
KANT(Critica della Ragion Pura estetica
trascendentale)
  • Prof. Michele de Pasquale

2
  • a quali condizioni è possibile una conoscenza
    obiettiva?
  • quali condizioni devono essere soddisfatte
    affinchè i giudizi che noi pronunciamo nella
    conoscenza del mondo, nella vita morale,
    nellesperienza estetica, siano pensabili come
    oggettivi, dunque intersoggettivamente
    condivisibili e comunicabili?

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  • nellEstetica (dal greco aisthesis sensazione)
    Kant esplora la sfera della conoscenza sensibile
    per cercare quei principi a priori che la rendono
    possibile
  • il sentire un oggetto produce in noi una
    rappresentazione che Kant definisce intuizione (
    modo di conoscere immediatamente attraverso il
    senso)
  • loggetto rappresentato nellintuizione è il
    fenomeno ( le cose in quanto conosciute da noi,
    non le cose come sono in se stesse)

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nel fenomeno sono distinguibili due componenti
la forma (il collegamento dei diversi dati
sensibili secondo certi ordini e rapporti)
la materia (contenuto della sensazione)
  • questa connessione non proviene dalla sensazione
    ma è posta dal soggetto nellatto dellintuizione
    (quindi è a priori)
  • si tratta della forma a priori della sensibilità,
    vale a dire lo spazio e il tempo ( forme pure
    dellintuizione)

5
intuizioni empiriche
senso esterno (esperienza esterna)
senso interno (esperienza interna)
materia
intuizioni pure
tempo
organizza le intuizioni interne secondo un ordine
di successione
spazio
forma
organizza le intuizioni esterne una accanto
allaltra
6
  • spazio e tempo non sono entità reali a sé stanti
    e neppure qualità appartenenti alle cose in sé e
    presenti in esse anche quando queste non sono
    intuite da un soggetto
  • sono tali che appartengono soltanto alla forma
    dell'intuizione, e perciò alla costituzione
    soggettiva del nostro spirito, senza la quale
    cotesti predicati non potrebbero essere riferiti
    ad alcuna cosa.(Kant, Critica Ragion Pura,
    Estetica trascendentale)

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  • quando un contenuto esterno si presenta alla mia
    sensibilità immediata, questa lo inquadra nel
    tempo e nello spazio, gli conferisce, cioè, una
    forma spaziale ed una forma temporale
  • Lo spazio, allora,è una rappresentazione
    necessaria a priori la quale sta a fondamento di
    tutte le intuizioni esterne. Non si può mai
    formare la rappresentazione che non vi sia
    spazio, sebbene si possa benissimo pensare che in
    esso non si trovi nessun oggetto. Lo spazio viene
    dunque considerato come la condizione della
    possibilità dei fenomeni, non come una
    determinazione dipendente da essi ed è una
    rappresentazione a priori, la quale è
    necessariamente a fondamento di fenomeni
    esterni.
  • (Kant, Critica Ragion Pura, Estetica
    trascendentale)

8
  • se lo spazio è la condizione necessaria di
    qualsiasi rappresentazione di oggetti esterni,
  • il tempo non è altro che la forma del senso
    interno ... Infatti il tempo non può essere una
    determinazione di fenomeni esterni... determina,
    al contrario, il rapporto delle rappresentazioni
    nel nostro stato interno.
  • (Kant, Critica Ragion Pura, Estetica
    trascendentale)
  • poiché anche i fenomeni esterni producono
    rappresentazioni nel nostro senso interno, il
    tempo può essere considerato la condizione
    formale a priori di tutti i fenomeni in generale
    (esterni ed interni)

9
  • la forma dello spazio è la condizione a priori
    della geometria, che si presenta come scienza
    sintetica a priori, come scienza, cioè, che
    grazie ai sempre nuovi contenuti assunti
    dall'esperienza è accrescitiva del sapere, e
    grazie alla intuizione pura a priori dello
    spazio, intesa come disposizione formale di tutti
    i soggetti e quindi valida universalmente e
    necessariamente, ha valore universale e
    necessario
  • la forma del tempo è la condizione a priori
    dell'aritmetica, che si presenta come scienza
    sintetica a priori, accrescitiva del sapere, in
    virtù dei contenuti provenienti dall'esperienza,
    ed universale e necessaria, perché fondata sulla
    forma a priori del tempo valida sempre e
    necessariamente

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  • contro lo "scetticismo" humiano, che non
    considerava la matematica scienza universalmente
    e necessariamente valida
  • Kant ha dimostrato che la matematica (geometria
    più aritmetica) è scienza sintetica a priori, è
    scienza cioè la cui validità è universale e
    necessaria, ma la cui estensione non può superare
    i limiti dell'esperienza fenomenica
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