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Mutazioni

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Mutazioni Genomiche: ( Ch). Sono dovute a non disgiunzioni meiotiche (es. Trisomia 21). Cromosomiche: Traslocazioni, amplificazioni, macrodelezioni. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Mutazioni


1
Mutazioni
  • Genomiche (Ch). Sono dovute a non disgiunzioni
    meiotiche (es. Trisomia 21).
  • Cromosomiche Traslocazioni, amplificazioni,
    macrodelezioni.
  • Geniche microdelezioni, sostituzioni, inserzioni
    di uno o pochissimi nucleotidi (puntiformi).
    Associate a malattie ereditarie Mendeliane.

2
MALATTIE GENETICHE
  • Malattie genomiche e cromosomiche Aneuploidie
    (Ch). Lesioni visibili al microscopio.
  • Malattie monogeniche Trasmesse con meccanismo
    Mendeliano.
  • Malattie multifattoriali Causate da interazioni
    fra diversi fattori genetici ed ambientali.
  • Malattie legate ad eredità mitocondriale si
    trasmettono solo in linea femminile.

3
Malattie genomiche
  • UOMO 2n46 (? 46,XY-?46,XX)
  • Lyon I cromosomi X oltre il primo, vengono
    selezionati a caso ed inattivati per metilazione
    del DNA (corpi di Barr). Nelle femmine il 50 di
    X deriva dalla madre ed il 50 dal padre.
  • I cromosomi Y si vedono all U.V. con chinacrina.

4
(No Transcript)
5
CARIOTIPO
  • Euploide numero normale di Ch.
  • Diploide2n Ch nelle cellule somatiche (46)
  • Aploide n Ch nelle cellule germinali (23)
  • Poliploide aumento numerico del corredo di Ch
    (3n,4n ecc.). La poliploidia nel feto causa
    aborto, avviene nella rigenerazione e nei tumori.
  • Aneuploide Ch multipli imperfetti di n (23)
    (Down 47, Turner 45)

6
ANEUPLOIDIE
  • Polisomia più di due Ch omologhi (Down 47XY21,
    47XX21)
  • Monosomia mancanza di uno dei due Ch omologhi
    (Turner 45,X)
  • Non disgiunzione meiotica gameti con 24Ch
    gameti con 22Ch. Fecondati da gameti normali (23
    Ch) danno trisomie e monosomie.
  • Non disgiunzione mitotica Mosaicismo con
    popolazioni geneticamente diverse.

7
(No Transcript)
8
Non disgiunzione cause
  • Radiazioni ionizzanti
  • Malattie virali (epatite, morbillo)
  • Tiroidite autoimmune
  • ETA MATERNA
  • DOWN
  • 1/1925 20 aa
  • 1/885 30aa
  • 1/385 35aa
  • 1/11 49aa

9
TRISOMIE AUTOSOMICHE (I)
  • Trisomia 21(Sindrome di Down)
  • E relativamente ben tollerata
  • 2/3 aborto spontaneo o morte in utero
  • Ridotte aspettative di vita

10
TRISOMIE AUTOSOMICHE (II)
  • Difetti cardiaci (settali, atriali,
    ventricolari)
  • Difetti gastrointestinali (fistole
    tracheo-esofagee, atresia duodenale)
  • Ematologici (gtLMA, gtLLA)
  • Morbo di Alzheimer
  • Risposte immunitarie alterate (gt suscettibilità
    alle infezioni e alle tiroiditi autoimmuni)
  • ? sterili ? fertili

11
TRISOMIE AUTOSOMICHE (III)
  • FACIES MONGOLOIDES
  • Profilo facciale appiattito
  • Pieghe epicantiche prominenti
  • Pelle del collo ridondante
  • Macroglossia
  • Ernia ombelicale
  • Ipotonia muscolare
  • Spazio fra il I e il II dito del piede

12
(No Transcript)
13
TRISOMIE AUTOSOMICHE(VI)
  • Trisomia 18 (Sindrome di Edward) (Incidenza
    18000)
  • Simile alla sinrome di Down
  • 90 di mortalità nel primo mese di vita
  • Alterato sviluppo cerebrale
  • Difetti del setto ventricolare

14
TRISOMIE AUTOSOMICHE (V)
  • Trisomia 13 (Sindrome di Patau)
  • (Incidenza 115000)
  • Simile alla sindrome di Down
  • 80 di mortalità nel primo anno di vita
  • Gravi malformazioni facciali
  • Grave ritardo mentale
  • Difetti del setto ventricolare
  • Labbro leporino e palatoschisi

15
(No Transcript)
16
Trisomia del cromosoma 13
17
ANEUPLOIDIE DEI Ch SESSUALI (I)
  • Sono meglio tollerate delle autosomiche
  • Relativamente frequenti
  • Solo 45,Y0 é disvitale

18
ANEUPLOIDIE DEI Ch SESSUALI (II)
  • Sindrome di Turner (incidenza 1 7000)
  • 6045,X0 40 mosaici (X0/46,XY) e isocromosomia
    X
  • Neonati fenotipicamente ?
  • Dilatazione dei vasi linfatici
  • Bassa statura, alterazioni di orecchie, bocca e
    collo
  • Amenorrea primaria
  • Q.I. Pressocchè normale

19
Sindrome di Turner
  • bassa statura,
  • infantilismo sessuale e sterilità.
  • malformazioni cardiache, renali,
  • aspetti somatici peculiari



20
ANEUPLOIDIE DEI Ch SESSUALI (III)
  • Sindrome di Klinefelter (incidenza 1850) 47,XXY
    con corpo di Barr.
  • Neonati fenotipicamente ?
  • Proporzioni eunucoidi, abitus longilineo,
    ipogonadismo con testicoli atrofici
  • Ginecomastia (25)
  • Qualche problema di apprendimento

21
Sindrome di Klinefelter frequenza alla nascita di
11000
  • Ipogonadismo
  • bassi livelli di testosterone,
  • mancata produzione di spermatozoi (azoospermia)
    e quindi sterilità
  • sproporzione tra lunghezza degli arti e
    lunghezza del tronco
  • Altezza superiore alla media

22
ALTRE ANEUPLOIDIE DEI Ch SESSUALI (VI)
  • 47,XYY? alta staura, aggressività, basso QI
  • 47,XXX fenotipicamente silente
  • 48,XXXX ritardo mentale grave
  • 49,XXXXX grave ritardo mentale, anomalie
    somatiche
  • 48, XXYY, 48,XXXY, 49,XXXYY, 49,XXXXY sono
    varianti di Klinefelter

23
ALTRE MALATTIE CROMOSOMICHE
  • Sindrome del Cri du chat Del. Braccio corto
    del Ch 5 (ritardo mentale)
  • Sindrome di Prader-Willi microdelezione del
    Ch.15 derivato dal padre (ritardo mentale,
    ipotonicità, obesità)
  • Sindrome di Angelman microdelezione del Ch.15
    derivato dalla madre (ritardo mentale,
    convulsioni, scoppi di risa)

24
MUTAZIONI CROMOSOMICHE E GENICHE
25
Mutazione alterazione stabile ed ereditabile del
DNA
  • Non sempre é un evento negativo.
  • Può essere spontanea (molto rara) o indotta
    (agenti chimici, fisici o virali).
  • Se coinvolge le cellule germinali viene trasmessa
    alla progenie (Malattie ereditarie)
  • Se coinvolge cellule somatiche può essere
    implicata nella tumorigenesi

26
Mutazioni cromosomicheTRASLOCAZIONE
  • Mutazione cromosomica che modifica la posizione
    di un segmento cromosomico e delle sequenze
    geniche in esso contenute.
  • Intracromosomica o fra Ch non omologhi
  • Semplice trasporto di un segmento terminale a un
    Ch non omologo
  • Reciproca due break point in due Ch con scambio
    di materiale
  • Bilanciata senza perdita di materiale genetico
    (funzionante)

27
(No Transcript)
28
Mutazioni cromosomicheTRASLOCAZIONE
ROBERTSONIANA
  • Reciproca, bilanciata fra due Ch acrocentrici
    (13,14,21). Si perde solo materiale non tradotto
    e si ottiene un Ch grande dalla fusione dei due
    bracci lunghi (funzionanti). Soggetto normale con
    45 Ch.
  • Rischio di Down nella progenie

29
Mutazioni cromosomicheDELEZIONE
  • Mutazione cromosomica con perdita di un tratto di
    Ch. Apicale o Intercalare.
  • Il danno dipende dal materiale perso.
  • Ch ad anello Del di frammenti apicali del
    braccio lungo e del braccio corto.
  • Isocromosoma Del di un braccio lungo o corto
    duplicazione del residuo.

30
Mutazioni cromosomicheDUPLICAZIONE
  • Mutazione cromosomica con raddoppio di un tratto
    di Ch.
  • Importante nello sviluppo di famiglie geniche
    (es. Globina).
  • Tratti duplicati vicini (tandem) o distanti.
  • Conseguenze legate all eccesso di materiale
    genico e alla difficoltà di appaiamento degli
    omologhi (es. Neuropatia demielinizzante da
    duplicazione del gene PM22)

31
Mutazioni cromosomicheINVERSIONE
  • Pericentrica o paracentrica
  • Ha conseguenze durante i crossing over che
    avvengono tra due cromatidi omologhi non
    fratelli.

32
Meccanismi patogenetici delle mutazioni geniche
  • Alterazione strutturale di una proteina con
    formazione di un prodotto anomalo.
  • -Carenza del prodotto normale
  • -Prodotto alterato che interferisce con quello
    normale
  • -prodotto alterato con funzione diversa.
  • Alterazione quantitativa (riduzione o abolizione
    di una proteina WT o overspressione di essa), per
    mutazioni che riguardano le sequenze di splicing
    o dei promotori.

33
Effetti delle mutazioni geniche
  • Eterogeneità genetica allelica mutazioni,
    effetti sulla stessa pt. (es.mutazioni della G6P
    deH)
  • Eterogeneità genetica non allelica mutazioni di
    pt coinvolte nello stesso sistema biologico
    (es.Emofilia A e B)
  • Pleiotropia effetti fenotipici in organi
    (es. Carenza di insulina sui metabolismi)

34
Mutazioni genicheMutazioni puntiformi
  • Missense sostituzione di un AA (es. FV Leiden,
    codone della catena ? della globina nell anemia
    falciforme).
  • Nonsense codone di stop (? talassemia).
  • Delezione di una tripletta (fibrosi cistica
    manca la PHE nella pt che regola il trasporto
    del Cl-).
  • Frameshift diverso schema di lettura (ins. o
    del. di 1 o 2 b.p.) (es. Tay-Sachs con modifica
    dell esosaminidasi A).

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Mutazioni silenti
  • Riguardano le regioni non tradotte.
  • Permettono lincorporazione dello stesso AA
  • Neutre producono AA biologicamente equivalenti.
  • Possono riguardare i siti di montaggio (Splicing)
    o di regolazione dell espressione genica (TATA
    box, poli A)

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Mutazioni per amplificazione
  • Malattie da triplette
  • Associate a malattie neurodegenerative (atrofia
    muscolare spino bulbare).
  • Sindrome dell X fragile (ritardo mentale)
  • Distrofia miotonica (distrofia muscolare,
    miotonia, aritmie).

37
Sindrome dell X fragile
  • Una parte del comatide è attaccato al cromosoma
    da un sottile filo di DNA sito fragile
  • La posizione dei siti fragili è conservata nelle
    cellule di un individuo e di una famiglia
  • Nell X fragile la tripletta CGG è ripetuta da
    200 a 1000 volte (50 nell X normale)
  • La sindrome, più evidente nei maschi comporta
    ritardo mentale
  • E alterata la funzionalità di un gene che
    codifica per la Proteina del Ritardo Mentale da X
    Fragile (FMRP)

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MALATTIE GENETICHE
  • Malattie genomiche e cromosomiche Aneuploidie
    (Ch). Lesioni visibili al microscopio.
  • Malattie monogeniche Trasmesse con meccanismo
    Mendeliano.
  • Malattie multifattoriali Causate da interazioni
    fra diversi fattori genetici ed ambientali.
  • Malattie legate ad eredità mitocondrialesi
    trasmettono solo in linea femminile.

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MALATTIE MENDELIANE O MONOGENICHE
  • Più di 4500 malattie causate da alterazione di un
    singolo gene che si trasmettono con modalità
    autosomica dominante, autosomica recessiva o
    legate al sesso (dominanti o recesssive).
  • 85 di mutazioni familiari, 15 de novo
  • PROBANDO membro di una famiglia a causa del
    quale si analizza la malattia

40
MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI(I)
  • Basta un solo allele mutato per avere la
    malattia. Aa e aa sono malati, ma aa in genere
    muore in utero.
  • ? e ? trasmettono la malattia. Se un solo
    genitore é malato (generalmente Aa), 50 dei
    figli é sano , 50 dei figli é malato.

41
MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI(II)
  • PENETRANZA frequenza con cui i soggetti
    portatori del gene mutato esprimono la malattia
    (in genere lt 100)
  • ESPRESSIVTA VARIABILE livello di gravità con
    cui una malattia autosomica dominante si esprime.
  • Comparsa tardiva della sintomatologia.
  • Nell albero genealogico verticalità della
    trasmissione (ogni malato ha un genitore malato)
  • Biological fitness quanto la malattia
    interferisce con la capacità riproduttiva.

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MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI(III)
  • Von Willebrand (1125)
  • Ipercolesterolemia famliare (1500)
  • Policistosi renale dell adulto (1 1250)
  • Stenosi subaortica idiopatica ipertrofica
    (11500)
  • Neurofibromatosi(13000)
  • Poliposi familiare (18000)
  • Sindrome di Marfan (120000)(proporzioni
    eunucoidi, aracnodattilia, malformazioni oculari
    e cardivascolari)

43
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE(I)
  • Per esprimere la malattia sono necessarie
    condizioni di omozigosi degli alleli mutati (aa)
  • Entrambi i genitori devono essere almeno
    eterozigoti (Aa) e danno
  • 25 di figli malati (aa)
  • 50 di figli portatori Aa)
  • 25 di figli sani (AA)

44
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE(II)
  • La comparsa della malattia in una famiglia
    dipende
  • -dalla frequenza del gene mutato in quella
    popolazione
  • -Dai matrimoni fra consanguinei
  • Penetranza totale (100)
  • Mancano di espressività variabile
  • Esordio in età giovanile
  • Nell albero genealogico orizzontalità della
    trasmissione (ogni malato ha due genitori sani)

45
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE(III)
  • Molte riguardano errori genetici del metabolismo
    dovuti a carenze enzimatiche (accumulo del
    substrato e carenza del prodotto della
    reazione)
  • Fenilchetonuria (carenza della fenilalanina
    idrossilasi). L accumulo di PHE che non viene
    idrossilata a TIR porta a mielinizzzazione
    anomala e danni al SNC. Albinismo (carenza di
    tirosinasi nei melanosomi) si riduce la sintesi
    a partire dalla tirosina della Dopa, che é il
    substrato per la sintesi della melanina.

46
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE(VI)
  • Emocromatosi (1200)2 mutazioni
    missense(Ch6).Difettosa captazione di ferro
  • Fibrosi cistica (1 2500 caucasici) Il gene sul
    Ch 7 codifica per una pt. (canale del Cl-)
    regolato da fosforilazione cAMP dipendente. Nella
    Cistic Fibrosis Transmembrane Regulator con Del
    di 3 basi, manca in 508 PHE e si ha degradazione
    intracellulare.
  • Ridotte secrezioni di Cl-,Na,H2O,secrezioni
    dense, danni multisistemici (respiratori,
    gastrointestinali, pancreas, riproduttivi). Cl-
    nel sudore gt60 mEq/L.

47
(No Transcript)
48
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE(V)
  • Glicogenosi(150000).Malattie ereditarie da
    carenza di enzimi del metabolismo del glicogeno.
  • Malattia di Von Gierke assenza di glucoso
    6-fosatasi.Forma epatica,ipoglicemia.
  • Malattia di Pompe assenza di maltasi (Glu-Glu)
    lisosomiale. Miopatia anche cardiaca.
  • Malattia di McArdle assenza di fosforilasi
    muscolare.Fatica muscolare, rabdomiolisi,
    mioglobinuria

49
MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE(VI)
  • Malattie da accumulo intralisosomiale mancano
    enzimi degradativi e si accumulano i substrati
    nei lisosomi.
  • Sfingolipidi, sfingomielina (Niemann-Pick),
    gangliosidi (Tay-Sachs), glucocerebrosidi
    (Gaucher), galattocerebrosidi (Krabbe),
    mucopolisaccaridi (Hurler) o glicosaminoglicani.
  • Alterazioni nervose, epatosplenomegalia,
    alterazioni scheletriche.

50
SINDROMI TALASSEMICHE (AUTOSOMICHE RECESSIVE)
  • Disordini ereditari dovuti ad alterazioni
    genetiche eterogenee che determinano labolizione
    o la riduzione della sintesi di una o più catene
    globiniche
  • Sulla base delle catene mancanti si distinguono
    a-talassemie, ß-talassemie,
  • d-talassemie

51
GENI GLOBINICI
  • Sul Ch 11 sono localizzati i geni ß simili ß,
    e, ?, d
  • Sul Ch 16 sono localizzati i geni a simili ?,
    a
  • Nell adulto esiste HbA (a2ß2) ed HbA2 (a2d2)
  • Nel feto esiste HbA2 (a2d2)e HbF (a2?2)

52
a- TALASSEMIA
  • I geni per la-globina sono quattro (a1 e a2)
  • Nelle a talassemie si ha delezione di geni a
    globinici nelle forme (--/--) talassemia la
    delezione è molto ampia ed interessa sia i geni
    a1 che i geni a2 (assenza completa di sintesi
    delle catene a)
  • Nelle forme (-a/a a) (--/a a) (-a/-a)
    (--/-a)-talassemia viene risparmiato almeno un
    gene a globinico (ridotta sintesi delle catene a)

53
a- TALASSEMIA forme cliniche (I)
  • IDROPE FETALE (--/--)
  • sindrome caratterizzata da morte intrauterina
    del feto o morte entro poche ore del feto nato a
    termine. E dovuta ad assenza totale delle catene
    a.

54
a- TALASSEMIA forme cliniche (II)
  • MALATTIA DA HbH (--/-a) trasmissione di uno
    solo dei quattro geni a- globinici con
    conseguente grave riduzione della sintesi di
    questa catena. Quasi tutta l Hb è HbH, formata
    da 4 catene ß. Si hanno precipitati di questa Hb
    in circolo (corpi di Heinz).
  • Sempre presenza di anemia (Hb7-10 gr/dl) con
    quadro clinico di talassemia intermedia
  • Ittero, splenomegalia, ulcere malleolari.

55
a- TALASSEMIA forme cliniche (III)
  • a-TALASSEMIA MINOR (--/a a) (-a/-a) Delezione
    di 2 dei 4 geni globinici. Clinicamente silente.
  • Lemocromo mostra Hb normale o lievemente
    ridotta, incremento dei globuli rossi
    microcitemici
  • FORMA SILENTE (-a/a a)

56
ß-TALASSEMIE
  • Condizioni patologiche caratterizzate dalla
    diminuita (ß talassemia) o assente (ß0
    talassemia) sintesi delle catene ß-globiniche.
  • Le lesioni genetiche sono molto eterogenee
    mutazioni puntiformi non senso frame shift
    mutazioni di sequenze introniche con alterazione
    di splicing mutazioni del promoter con riduzione
    di sintesi globinica

57
ß- TALASSEMIA forme cliniche (I)
  • Talassemia maior (CONDIZIONE DI OMOZIGOSI)
    sindrome caratterizzata da variabilità
    nellespressione clinica legata alleterogeneità
    delle lesioni genetiche (forme ß0/ß0, forme ß0ß,
    forme ßß con diversa di HbF (a?), HbA (aß),
    HbA2 (ad)
  • Patogenesi anemia grave ad insorgenza
    postnatale da eritropoiesi inefficace ed emolisi
    periferica epatosplenomegalia, ittero,
    cardiomegalia, alterazioni ossee (facies
    microcitemica), ritardo dello sviluppo corporeo,
    disturbi endocrini , ulcere cutanee
    (insufficienza venosa cronica)

58
ß- TALASSEMIA forme cliniche (II)
  • Talassemia maior decorso, prognosi, terapia
  • La malattia lasciata a sé è mortale entro pochi
    mesi di vita. La terapia trasfusionale fa
    sopravvivere fino alla 4-5 decade.
  • Le complicanze legate alla pratica trasfusionale
    riguardano l emocromatosi.
  • Terapia Regime ipertrasfusionale terapia
    ferrochelante (Deferoxamina) splenectomia TMO

59
ß- TALASSEMIA forme cliniche (III)
  • Talassemia intermedia ampio spettro di quadri
    clinici a gravità inferiore rispetto alla maior,
    geneticamente eterogenei (forme eterozigoti
    composte)
  • Spesso cè una riduzione dello sbilanciamento
    della sintesi di catene a e ß (mutazioni che
    provengono una da un genitore e una dall altro).
  • Clinica anemia ad esordio più tardivo rispetto
    alla maior, splenomegalia progressiva,
    anisopoichilocitosi,iperbilirubinemia
  • Terapia Splenectomia, trasfusioni, terapia
    ferrochelante

60
ß- TALASSEMIA forme cliniche (IV)
  • Talassemia minor condizione asintomatica
    determinata dallo stato di eterozigosi per il
    gene della ß0 o ß talassemia.
  • C è microcitosi compensata da un aumento dei
    globuli rossi in assenza di anemia.

61
Anemia drepanocitica (I)
  • Anemia emolitica cronica ad eredità autosomica
    recessiva, caratterizzata dalla morfologia a
    falce delle emazie dovuta alla presenza di Hb
    patologica HbS

62
Anemia drepanocitica (II)
  • Carattere autosomico recessivo
  • Il 6 AA della catena ß della globina è Val
    anzicché GLU l Hb è meno solubile e
    cristallizza dando agli eritrociti la forma a
    falce
  • Molto diffusa in Africa (1/12 è eterozigote),
    rende gli eterozigoti resistenti al Plasmodium
    malariae

63
MALATTIE RECESSIVE LEGATE AL SESSO (I)
  • Sono dovute a geni che mappano sul Ch X.
  • Emizigosi obbligata del ? Eterocromnatizzazione
    casuale di X nella?
  • ? (XY)esprime la malattia e trasmette il gene
    alle figlie (portatrici sane XX) e non ai figli
    (XY).
  • ?(XX) portatrici, trasmettono la malattia al 50
    dei figli, mentre il 50 delle figlie é
    portatrice

64
Trasmissione emofilia
Madre portatrice
Padre sano
?
?
XE
X
X
Y
XE
X
XE
Y
X
X
X
Y
?
?
?
?
65
Trasmissione emofilia
Madre sana
Padre emofilico
?
?
X
X
XE
Y
X
XE
X
Y
X
XE
X
Y
?
?
?
?
66
Trasmissione emofilia
Madre portatrice
Padre emofilico
?
?
XE
X
XE
Y
XE
XE
XE
Y
X
XE
X
Y
?
?
?
?
67
MALATTIE RECESSIVE LEGATE AL SESSO (II)
  • Emofilia A e B
  • Daltonismo
  • Carenza di Glu 6-P deH
  • Lesch-Nyhancarenza di ipoxantina-guanina
    fosforibosil transferasi (iperuricemia, problemi
    neurologici)
  • X fragile (11000) repeat CGG. 2/3 delle ? hanno
    ritardo mentale lieve.

68
MALATTIE DOMINANTI LEGATE AL SESSO (I)
  • Rarissime (es.rachitismo vitaminico D-resistente
    ipofosfatemico)
  • ? e ?esprimono la malattia (meno grave nella
    ?eterozigote)
  • ? eterozigoti danno 50figlie malate e 50 figli
    malati
  • ? malati trasmettono la malattia a tutte le
    figlie e non ai figli.

69
MALATTIE GENETICHE
  • Malattie cromosomiche Aneuploidie (Ch). Lesioni
    visibili al microscopio.
  • Malattie monogeniche Trasmesse con meccanismo
    Mendeliano.
  • Malattie multifattoriali Causate da interazioni
    fra diversi fattori genetici ed ambientali.
  • Malattie legate ad eredità mitocondrialesi
    trasmettono solo in linea femminile.

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MALATTIE CON EREDITARIETA MULTIFATTORIALE (I)
  • Sono causate da mutazioni multiple e da fattori
    ambientali.
  • Fattori di rischio sono associati all
    insorgenza della malattia, ma non ne sono la
    causa (ognuno ha un suo peso).
  • Rischio Relativo di un soggetto tiene conto del
    rischio genetico e del rischio ambientale

71
MALATTIE CON EREDITARIETA MULTIFATTORIALE (II)
  • Il rischio di un malato di trasmettere la
    malattia alla prole dipende dal numero di geni
    mutati (ignoto) in loci indipendenti i cui
    effetti interagiscono in modo cumulativo
    (additivo o moltiplicativo)
  • La probabilità dipende dal numero di parenti
    malati, dalla gravità della malattia, dalla
    genetica della popolazione e dalla diversa
    prevalenza ? ?

72
MALATTIE CON EREDITARIETA MULTIFATTORIALE (III)
  • Labbro leporino
  • Diabete mellito di tipo II
  • Malattie depressive
  • Ipertensione
  • Ritardo mentale
  • Difetti di chiusura del tubo neurale

73
MALATTIE GENETICHE
  • Malattie cromosomiche Aneuploidie (Ch). Lesioni
    visibili al microscopio.
  • Malattie monogeniche Trasmesse con meccanismo
    Mendeliano.
  • Malattie multifattoriali Causate da interazioni
    fra diversi fattori genetici ed ambientali.
  • Malattie legate ad eredità mitocondriale
  • si trasmettono solo in linea femminile.

74
MALATTIE DEL DNA MITOCONDRIALE(I)
  • Il DNA genomico mitocondriale é circolare,
    costituito da 16000 b.p. e codifica per gli
    enzimi della fosforilazione ossidativa.
  • 2-10 genomi per mitocondrio
  • Uova 200.000-300.000 copie di mt DNA
  • Spermi perdono I mitocondri nella
    fertilizzazione
  • Eteroplasmia coesistono molecole di mtDNA mutate
    e normali

75
MALATTIE DEL DNA MITOCONDRIALE(II)
  • Mutazioni puntiformi o delezioni.
  • ?malata può trasmettere la malattia a tutti I
    figli (? e ?). La mutazione é nella cellula uovo.
  • ?malato non trasmette la malattia alla progenie.
    Lo spermatozoo perde i mitocondri
  • Malattie progressive dei muscoli, cuore, SNC (es.
    Neuropatia ottica ereditaria di Leber)

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(No Transcript)
77
(No Transcript)
78
(No Transcript)
79
Principali malattie da mitDNA
  • MELASMiopatia mitocondriale-encefalopatia-acidosi
    lattica
  • MND Motor Neurone desease
  • MEERFMyoclonic Epilepsy with Ragged Red Fibers

80
DIAGNOSI PRENATALE DELLE MALATTIE GENETICHE (I)
  • Anamnesi provenienza della famiglia, parentela
    fra I genitori, malattie nella famiglia.
  • Cariotipo le cellule si stimolano in mitosi con
    fitoemoagglutinina (PHA), si arrestano in
    metafase con colchicina, si bandeggiano con
    Giemsa o Chinacrina.

81
DIAGNOSI PRENATALE DELLE MALATTIE GENETICHE (II)
  • AMNIOCENTESI 16 settimane. Cariotipo dalle
    cellule del liquido amniotico.
  • PRELIEVO DEI VILLI CORIALI 9-12 settimane. Piu
    rischiosa.
  • PRELIEVO DI SANGUE FETALE 18 settimane. (per
    emoglobinopatie o isoimmunizzazione)
  • ECOGRAFIA
  • TRITEST AFP, ?Hcg, Estriolo non coniugato età
    materna. Test probabilistco(!)
  • SPESSORE DELLA PLICA NUCALE Test probabilistco(!)

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(No Transcript)
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(No Transcript)
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