Title: Microsoft Windows XP Remote Desktop
115 Rapporto Nazionale sulla FormazioneIndagine
su Comuni e Province
Nicoletta Bevilacqua, responsabile
Ufficio Ricerca e Monitoraggio Formez PA
215 Rapporto Nazionale sulla formazione
Obiettivi della presentazione
Illustrare i principali risultati emersi dalla
ricerca su Comuni e Province evidenziando, in
particolare, quale sia stato limpatto sulle
attività formative della legge 122/2010 (art. 6,
c. 13) e della Direttiva 10/2010 del DFP, in
termini di
- andamento della spesa sul monte salari e
incidenza dei tagli intervenuti sotto il profilo
quantitativo e qualitativo (modalità di gestione
del ciclo formativo, strutture dedicate,
interventi posti in essere, fattori critici)
- interventi adottati per contenere gli effetti
della riduzione della spesa
- nuovo quadro di riferimento e prospettive future
(aggiustamento o cambiamento di paradigma? )
315 Rapporto Nazionale sulla formazione
Amministrazioni rispondenti 463 Comuni e 90
Province
415 Rapporto Nazionale sulla formazione
Comuni e Province - Spesa per la formazione sul
monte salari
INCIDENZA DELLA SPESA PER FORMAZIONE SUL MONTE
SALARI (valore )
La spesa passa nellultimo biennio da 0,40 al
0,24 nei Comuni da 0,64 a 0,30 nelle Province
515 Rapporto Nazionale sulla formazione
Comuni e Province Indice spesa formativa e
incidenza degli enti con riduzione della spesa
nel biennio
Quasi tutti gli enti locali riducono la spesa, le
risorse finanziarie diventano il principale
fattore critico che riguarda il 70 circa delle
amministrazioni. La riduzione più forte riguarda
le altre categorie, nei Comuni viene contenuta
per i funzionari direttivi, nelle Province è
minore per i dirigenti
615 Rapporto Nazionale sulla formazione
Comuni e Province Flusso annuo dei formati e
delle giornate di formazione
Nel 2011 rispetto al 2010 i Comuni hanno
contenuto il taglio dei formati, dimezzando le
giornate di formazione le Province hanno di
molto ridotto il personale formato, ma diminuito
relativamente di meno le giornate.
715 Rapporto Nazionale sulla formazione
Personale formato ( partecipazioni su personale )
815 Rapporto Nazionale sulla formazione
Strutture dedicate alla gestione della formazione
( enti)
Nel 2011 rispetto al 2010 i Comuni sprovvisti di
presidio interno passano dal 24 al 42 del
totale. Nelle Province dal 3 al 9. Calano
quindi le risorse professionali impegnate
(soprattutto part time) in tali strutture, come
pure i formatori e referenti interni (-10-15)
915 Rapporto Nazionale sulla formazione
Funzioni del ciclo della formazione ( enti)
Tra i comuni scende la programmazione
(pluriennale e annuale) e aumentano le
Amministrazioni che non programmano, raggiungendo
il 62 del totale. Aumentano anche quelle senza
valutazione, raggiungendo il 61. Â Nelle
Province restano, invece, stabili le
Amministrazioni che non programmano e/o non
valutano, e cè un downgrading verso le modalitÃ
meno impegnative meno pianificazione pluriennale
e più pianificazione annuale, molto meno
valutazione sistematica e molto più valutazione
selettiva, su interventi specifici.
1015 Rapporto Nazionale sulla formazione
Funzioni del ciclo della formazione
- In positivo, va tuttavia segnalato come le
Amministrazioni attive mantengano lo standard
dei metodi adottati - Â
- nellanalisi dei fabbisogni i metodi più
specialistici (lanalisi dellorganizzazione e
delle competenze del personale), comunque, sono
adottati da oltre la metà dei Comuni e delle
Province - nella valutazione, tra i Comuni, emerge un minor
ricorso a strumenti che richiedono apporti
esterni , ma una maggiore cura nel verificare
lefficacia dell'attività formativa, mentre tra
le Province si può registrare un aumento delle
modalità utilizzate e il miglioramento dei metodi
negli enti del Mezzogiorno. - Nel 2011 si rileva poi, un aumento della domanda
più qualificata di interventi formativi - Â
- attraverso una riduzione della domanda di corsi
su catalogo (che continuano, comunque, a
concentrare il 47 della domanda dei Comuni e il
40 delle Province), - con una crescita della domanda di interventi su
specifiche delle Amministrazioni, soprattutto tra
le Province (dove rappresenta il 38, poco più
del 35 espresso dai Comuni).
1115 Rapporto Nazionale sulla formazione
Modalità alternative per lapprendimento
I percorsi più praticati sono l'affiancamento di
esperti, superiori, colleghi il lavoro in team
l'incentivazione delle dinamiche informali di
diffusione delle conoscenze. Altri strumenti
(rotazione delle mansioni, autoapprendimento
tramite learning object, comunità di
apprendimento o di lavoro in rete, focus group,
circoli di qualità o gruppi di miglioramento
della qualità del lavoro) hanno trovato
applicazione più selettiva, tra il personale dei
comuni delle aree metropolitane o dove ci sono
uffici formazione che le hanno promosse.
1215 Rapporto Nazionale sulla formazione
Priorità della formazione
- Continua il cambiamento già avviato nelle
priorità della formazione, con le innovazioni
introdotte dalle recenti normative, che hanno
sorpassato le priorità precedenti (la
comunicazione pubblica, la semplificazione, il
rilevamento della qualità dei servizi e la
soddisfazione dell'utenza) - Â
- la riforma della pubblica Amministrazione (62
dei Comuni), - la misurazione e valutazione delle performance
(44 dei Comuni e 52 delle Province), - il supporto alla digitalizzazione della pubblica
Amministrazione (49 dei Comuni e 50 delle
Province). - Â
- E, a parte la riforma della pubblica
Amministrazione, accrescono la loro importanza
nella prospettiva futura, nella quale l'interesse
preminente è sulla misurazione e valutazione
delle performance e il supporto alla
digitalizzazione.
1315 Rapporto Nazionale sulla formazione
Gli obiettivi per aumentare la qualitÃ
L'obiettivo prevalente diventa la ricaduta
sull'organizzazione degli uffici e del lavoro,
che scavalca il maggior legame tra la formazione
e gli obiettivi di performance definiti dalle
Amministrazioni (come la semplificazione, la
trasparenza, la valutazione delle politiche
ecc.). Seguono la formazione permanente, il
raccordo tra le esperienze formative e lo
sviluppo della professionalitÃ
14Il brusco ridimensionamento della spesa ha inciso
su molti aspetti dellattività formativa degli
enti locali, sia pure con differenze rimarchevoli
tra Comuni e Province. I Comuni hanno dimezzato
le giornate di formazione mantenendo
sostanzialmente la quota dei formati. Le Province
hanno ridotto di un 35 il numero dei formati ma
hanno ridotto relativamente di meno le giornate
formative.
15 Rapporto Nazionale sulla formazione
Conclusioni quadro di riferimento e tendenze
Si riducono le strutture interne deputate a
gestire la formazione e si ridimensionano anche,
soprattutto nei Comuni, le funzioni del ciclo
formativo (in particolare la programmazione delle
attività e la valutazione). Aumenta il ricorso
alla formazione in proprio e allofferta delle
scuole ed altri soggetti pubblici, mentre si
riducono i corsi attuati da soggetti privati. Vi
è quindi un aggiustamento in atto per
razionalizzare le ridotte risorse
disponibili. Molta attenzione è stata dedicata a
interventi di accompagnamento allintroduzione
della riforma prevista dalla Legge di riforma n.
150/2000 e soprattutto alla valutazione e
misurazione delle performance, oltre che alla
digitalizzazione della PA. Si registra al
contempo la presenza di percorsi sostitutivi o
integrativi di apprendimento alternativi alla
formazione (affiancamento, focus group, lavoro in
team, ecc) che favoriscono la learning
organization.
1515 Rapporto Nazionale sulla formazione
Conclusioni le direttrici di intervento
Nelle esperienze più evolute si registrano alcune
direttrici di intervento che possono
rappresentare un paradigma di riferimento anche
per altre amministrazioni
- La formazione in associazione (25 degli enti) e
la cooperazione interistituzionale (Provincia e
Comune di Genova Provincia di Pesaro Urbino,) - Linternalizzazione della formazione utilizzando
risorse interne (Comune di Lucca, Varese,..) - Lottimizzazione dei servizi informativi al
personale sulla formazione e la valutazione degli
interventi (Comune di Modena e Siracusa,) - Lutilizzo di metodologie innovative, in
particolare attraverso lintegrazione della
metodologia daula con prodotti multimediali, da
utilizzare in un apprendimento personalizzato a
distanza, ma in interazione, talora face to face,
altre volte in rete (Provincia di Roma, Comune di
Livorno,..)