Title: Sociologia dei processi culturali Sociologia della cultura
1Sociologia dei processi culturaliSociologia
della cultura
Orario lezioni. Mercoledì, ore 16.00-18.00, aula
AVILA, Corso Italia. Giovedì, ore 18.00-20.00,
aula AVILA, Corso Italia. Venerdì, ore
16.00-18.00, aula AVILA, Corso Italia.
- Prof. Luca Salmieri
- Lezione 1
- Nascita ed evoluzione del concetto di cultura
2Argomenti della lezione
- Concetto di cultura nel linguaggio comune.
- Civilizzazione o Cultura?
- Lantropologia.
- Tre tradizioni sociologiche e i classici
- 1) Scuola di Chicago
- 2) Scuola francese (Emile Durkheim)
- 3) La sociologia tedesca (Max Weber, George
Simmel). - Linfluenza degli altri classici Karl Marx e
Talcott Parsons.
3Programma
- Sociologia della cultura (L-Z). 6 crediti
- Sociologia dei processi culturali (L-Z). (D.M.
509/1999) Modulo base. 6 crediti. - Testi obbligatori
- Loredana Sciolla, Sociologia dei processi
culturali, Bologna, Il Mulino, 2002. - Alberto Melucci, Parole chiave. Per un nuovo
lessico nelle scienze sociali, Roma, Carocci,
2000. - Pagine 9-28 47-66 77-86 107-128 149-156.
Introduzione Consumo Corpo Culture giovanili
Globalizzazione Identità Multiculturalismo. - Letture di supporto
- Denys Cuche La nozione di cultura nelle scienze
sociali, Bologna, Il Mulino, 2003. - Oppure, in alternativa al testo di Cuche,
- Gianfranco Poggi e Giuseppe Sciortino, Incontri
con il pensiero sociologico, Bologna, Il Mulino,
2008. - Sociologia dei processi culturali (L-Z). (D.M.
509/1999) Modulo progredito. 3 crediti. - Miguel Mellino, La critica postcoloniale.
Decolonizzazione, capitalismo e cosmopolitismo
nei postcolonial studies, Roma, Meltemi, 2005.
4Programma
- Studenti frequentanti al termine del corso è
prevista una prova scritta che in caso di
valutazione positiva esonera gli studenti
frequentanti dalla prova orale. Coloro che
ottengono una valutazione positiva e intendono
migliorarla possono sostenere la prova orale.
Coloro che ottengono una valutazione
insufficiente dovranno sostenere di nuovo la
prova di esonero. - Studenti non frequentanti è prevista la sola
prova orale. - Per il modulo progredito di Sociologia dei
processi culturali (L-Z) è prevista la sola prova
orale per studenti frequentanti e non.
5Concetto di cultura nel linguaggio comune.
- La cultura come formazione elevata e coltivazione
delle arti (cultura universale o del genere
umano). Etnocentrismo occidentale Il concetto di
cultura è esso stesso rivelatore della storia
culturale delle società occidentali. - Tratti distintivi di popoli e gruppi (cultura
radicata e particolare) - Possibilità di unestensione infinita del
significato del termine cultura
6Visione classica, cultura alta e cultura popolare
- Concezione umanistica o classica XVII secolo,
illuminismo. Cultura delle arti, cultura delle
lettere, cultura delle scienze. Universalismo e
umanismo dei philosopehs è associata allidea
del progresso, alla convinzione che leducazione
possa gradualmente migliorare le conoscenze di
tutti, eliminando superstizioni, ignoranza,
credenze infondate. La nozione di cultura diventa
sinonimo di civilizzazione. - Successivamente il termine cultura acquisisce un
significato più ampio e non si riferisce più
soltanto al sapere alto, ai prodotti delle elite
intellettuali, ma viene distinto in cultura alta
che indica gli aspetti maggiormente valutati
allinterno di una società , di una storia o di
una lingua nazionale o delle principali opere
artistiche e cultura popolare che comincia ad
indicare le manifestazioni, la cucina, il
folklore, i riti, la musica e altri aspetti delle
classi non privilegiate.
7Civilizzazione o cultura?
- Nel 1936 più di un secolo e mezzo dopo i primi
sviluppi dei concetti di cultura e
civilizzazione, unimportante storico e sociologo
tedesco, Norbert Elias propone una rilettura
delle scontro tra il concetto di cultura che
emerse soprattutto nella borghesia tedesca e
quello di civilizzazione di impostazione
francese. - Lopera di Elias è importante perché sottolinea
come il significato dei concetti cambia a seconda
dellepoca storica, del contesto sociale e dei
gruppi allinterno dei quali viene utilizzato il
concetto.
8Concezione antropologica, moderna o scientifica.
- Lantropologia comincia ad affermarsi come
disciplina autonoma con pretese di scientificitÃ
verso la fine dell800. - Tuttavia, già nella seconda metà del 700
nellambito del pensiero storico tedesco, Herder
sostiene la fondamentale diversità delle varie
culture. Secondo questa concezione, la cultura
non si basa sullimporsi di una ragione astratta,
razionale e identica ovunque, ma nella
compresenza di più tipi di culture, ciascuna
delle quali costituisce una comunità specifica,
un volk, un popolo, con una storia, una lingua,
delle usanze, delle tradizioni, dei modi di fare
e di essere. - Romanticismo tedesco, idea di popolo, nazione,
lingua, cultura.
9Concezione antropologica, moderna o scientifica.
- Lorientamento a-valutativo delle scienze sociali
- Viaggi, scoperte e contatti con popolazioni e
società diverse da quella ormai industrializzata,
moderna, urbanizzata, complessa e mutevole del
mondo occidentale - Colonialismo pieno
- Enorme varietà dei costumi, delle norme, delle
abitudini e dei comportamenti locali. - Definitiva estensione della cultura da
individuale a collettiva (sovrapposizione con il
concetto di società ). - Scoperta di nuove religioni e miti fondativi
dellumanitÃ
10Concezione antropologica, moderna o scientifica.
- Unità dellumanità nella diversità delle culture
- Prima rottura con le teorie razziali
- Prima rottura con visione della gerarchia dei
popoli - Lantropologia nasce con lo scopo di diventare
una scienza che studia le diverse culture
dellumanità - Per Edward Burnett Tylor
- La cultura, o civilità , intesa nel suo ampio
senso etnografico, è quellinsieme complesso che
include la conoscenza, le credenze, larte, la
moralità , il diritto, il costume e qualsiasi
altra capacità e abitudine acquisita dalluomo
come membro di una società - 1871, Primitive Culture
- Ciò che gli individui fanno
- Ciò che pensano
- I materiali e gli oggetti che producono
11Lantropologia.
- Lapproccio antropologico è stato il primo a
produrre una riflessione sullo studio della
cultura - La cultura non è qualcosa di statico, ma è un
processo complesso di significazioni basate
sullinterazione sociale. - La cultura viene appresa e in ogni processo di
apprendimento cè ri-elaborazione,
re-interpretazione e adattamento. - Distinzione tra cultura e natura, o meglio
linsieme dei dati biologici e fisici. - La cultura è solo umana (con qualche dibattito).
Solo luomo apprende a livello simbolico. Solo
gli uomini hanno un linguaggio cioè che produce
un significato anche in assenza del referente.
12Lantropologia.
- La cultura come totalità dellambiente sociale e
fisico che è opera delluomo. Visione frutto
della dicotomia cultura/natura - La cultura allora si sovrappone esattamente alla
società ? - Allora la cultura è unica, coerente,omogenea e
monolitica? - Condivisione di minimi comuni denominatori
cultura uniformemente distribuita allinterno
della società - Motivo della visione unica, coerente e
monolitica piccole società studiate dagli
antropologi (scala ridotta, società faccia a
faccia, società tribali, scarsa divisione del
lavoro). Cultural dopes.
13Tre tradizioni sociologiche
- La sociologia nasce con lobiettivo di studiare
le strutture delle società contemporanee,
industriali, urbanizzate, in rapida e radicale
trasformazione. - Contaminazioni con lantropologia studio delle
comunità urbane teorie da prestare
allantropologia per organizzare e analizzare la
grande massa di descrizioni e dati etnografici. - Non solo i dati oggettivi delle strutture
sociali, ma anche il ruolo di intermediazione
della cultura (valori, norme, orientamenti, stili
di vita, credenze, attitudini. - Certo, in generale la realtà sociale è oggettiva,
ma a livello individuale è modificabile dal
soggetto che la interpreta e la modifica.
14Tre tradizioni sociologiche e i classici 1)
Scuola di Chicago
- Metropoli americane e flusso di immigrati
- Metodo etnografico (materiale autobiografico,
interviste, osservazione partecipante, fonti
storiche) - Ogni individuo ha a disposizione la cultura come
ruolo di mediazione - Ogni individuo ha a disposizione un patrimonio
culturale inteso come atteggiamenti e di valori. - Secondo Thomas questo patrimonio è socialmente
costruito, nel senso che nasce dalle interazioni
sociali, viene situato e contestualizzato (base
dellinterazionismo simbolico). Luomo marginale
colui che si trova con il proprio patrimonio
della cultura orginaria in un contesto sociale in
cui vige unaltra cultura. Mette in discussione
tutto ciò che per gli altri è invece dato per
scontato. - Rapporto identità -cultura
151) Scuola di Chicago
- Coniugi Lynd (Robert e Helen) studi di comunitÃ
(Middletown, 1929) Antropologia sociale della
vita quotidiana. I limiti di una visione della
cultura come media di unintera nazione che è
invece l suo interno molto complessa. - Robert Park (The City, 1915) - micro sociologia
urbana - straordinaria diversità della cultura
nelle aree urbane - sobborghi occupazionali,
enclaves residenziali, ghetti, città entro le
città . - Nelle società complesse e industriali
dellOccidente la trasmissione culturale avviene
con modalità molto più diverse, sfaccettate e
frammentate rispetto alle piccole società tribali
studiate dallantropologia. - Relazioni primarie rapporto diretto tra le
persone - Relazioni secondarie rapporto indiretto
- Limportanza dellopinione pubblica (stampa,
pubblicità ) senso comune - Estrema individualizzazione, differenza morale e
simbolica - George Herbet Mead (1863-1931) costruzione
sociale del sé, identità , comunicazione umana,
interazionismo simbolico. - Lindividuo impara ad assumere il ruolo degli
altri attraverso la comunicazione e luso di
simboli significativi. Il pensiero e il sé non si
formano in solitudine, ma è il rapporto con gli
altri, immaginario o reale e luso del linguaggio
ad accompagnare individuo a darsi unidentità e a
riconoscere i propri ruoli.
162) Scuola francese Emile Durkheim.
- Emile Durkheim (1896-1917) uno dei fondatori
della sociologia (Le forme elementari della vita
religiosa, Il suicidio, Le regole del metodo
sociologico, La divisione sociale del lavoro).
Influenza sullantropologia. - 1) contributo allo sviluppo dellantropologia
- 2) i dati delletnografia contribuiscono allo
sviluppo di una teoria generale della società , in
particolare le origini e le funzioni delle
rappresentazioni collettive e del simbolismo
sociale. - Per Durkheim sociologia e antropologia sono
diverse non per loggetto di studio, ma per il
tipo di analisi. Le civiltà primitive sono più
semplici e quindi sarebbe più facile individuare
il funzionamento della religione e della società .
- Critica allutilitarismo, alla visione
contrattualistica della società . - Importanza della divisione sociale del lavoro
- Importanza della dimensione simbolica (cemento
della società )
172) Scuola francese Emile Durkheim.
- Solidarietà di tipo meccanico
- Solidarietà di tipo organico
- Coscienza collettiva secolarizzata. Sanzioni non
di tipo espiatorio e repressivo, ma di tipo
restitutivo. La religione dellindividuo - Coscienza collettiva e rappresentazione
collettiva forme del pensiero cognitivo,
credenze religiose, miti, norme e valori morali. - La cultura ha un carattere oggettivo e
istituzionale - Le rappresentazioni collettive sono istituzioni
sociali
182) Scuola francese Emile Durkheim.
La dimensione associativa significa che che i
modi di pensare e di fare pure essendo opera
degli individui, in forma aggregata diventano
rappresentazione collettiva Durkheim applica
questo approccio allo studio delle credenze
religiose primitive e sulla sua scia faranno così
una serie di antropologi francesi (Mauss,
Granet) Le rappresentazioni collettive hanno un
carattere cognitivo e morale. Esse sono legate
alla società , sono il frutto di cooperazione,
hanno carattere istituzionale, sono simili al
linguaggio. Per la prima volta si suggerisce che
le norme e le categorie mentali hanno bisogno del
supporto dei rituali per mantenersi in vita e
diffondersi. Le credenze comuni (senso comune)
non sono importanti per il grado di verità , ma lo
sono in quanto fattore di ordinatore e
regolativo.
192) Scuola francese Emile Durkheim.
- Con Durkheim la cultura è un fatto collettivo
dagli individui, ha una sua consistenza.
Lanalisi delle motivazioni, degli interessi,
delle motivazioni dei singoli individui diventa
inutile per lanalisi scientifica della società . - Questo non significa che tali aspetti non contino
nella realtà , ma il compito della sociologia non
è studiare il singolo, ma le eventuali leggi,
regole, meccanismi, fenomeni che fanno funzionare
la società e che quindi riguardano gruppi,
classi, culture, in una parola collettività . - Esempio lo studio del suicidio. Durkheim non
studia le motivazioni dei singoli, ma i rapporti,
i legami di causalità e le eventuali leggi che
mettono in comunicazioni il fenomeno del suicidio
con altre caratteristiche della società . - Società e cultura esistono solo grazie agli
individui, ma hanno un carattere talmente
oggettivo ed esterno che possono essere indagati
senza passare per lazione del singolo.
203) La sociologia tedesca George Simmel, Max
Weber.
- Dilthey scienze dello spirito diverse dalle
scienza della natura. Le seconde hanno un metodo
nomotetico, il soggetto è diverso dalloggetto di
studio. Le prime hanno un metodo idiografico,
storico, volto a studiare aspetti per certi versi
irripetibili. - Mentre nelle scienze della natura si possono
spiegare i fenomeni, cioè è possibile individuare
le cause e gli effetti e persino riprodurre
entrambi per verificare la validità delle
correlazioni, nelle scienze dello spirito si può
al massimo comprendere i fenomeni, ma non è
facile spiegarli e riprodurli in termini causali.
213) La sociologia tedesca Georg Simmel, Max Weber.
- Simmel (1858-1918), di fronte alla tradizione del
pensiero di Dilthey, sostiene che interpretazione
e spiegazione non sono in contrapposizione, ma
due metodi che fanno parte del medesimo discorso
conoscitivo e che in quanto tali possono
fondersi. - Le scienze, in qualunque campo operino, si
fondano sempre su ipotesi che valgono sino a
prova contraria. Sono sempre provvisorie e il
loro contenuto frammentario. Non si può mai
aspirare alla verità - Max Weber (1864-1920) è quasi dello stesso
avviso, soltanto che propone un metodo più
rigoroso per fondere interpretazione e
spiegazione con la prima si punta a formulare
unipotesi, con la seconda si verifica la sua
tenuta, costruendo prove per mettersi al riparo
dalla confutabilità . - In questo modo, le basi su cui era nata la
sociologia, cioè un certo positivismo, la visione
di Durkheim delle regole metodologiche, non
vengono del tutto abbandonate, ma vengono saldate
con questa impostazione tedesca per la quale,
oltre alle strutture della società , sono
altrettanto importanti gli insiemi dei
significati soggettivi che muovono lazione
sociale.
223) La sociologia tedesca Georg Simmel, Max Weber.
- Per Max Weber la sociologia e le altre scienze
sociali non devono occuparsi dellintera realtÃ
sociale, ma dellagire sociale. Lagire sociale è
il comportamento di uno o più individui in
relazione al fatto che si è consapevoli della
presenza degli altri, cioè della società . - Gli uomini sono esseri culturali nel segno che
danno sempre uno o più significati al proprio
comportamento o a quello degli altri. A
differenza di Durkheim, Weber utilizza il termine
cultura e ne dà anche una definizione - Una sezione finita dellinfinità priva di senso
del divenire del mondo, alla quale è attribuito
senso e significato dal punto di vista delluomo - Con questa definizione Weber offre sia uno spunto
metodologico, sia uno visione di cosa deve essere
inteso per cultura rispetto alla società . - Metodologia di Weber i dati empirici vengono
selezionati sulla base dei valori che ispirano il
sociologo. I valori qui non sono da intendere nel
senso di moralità , norme o orientamenti personali
del sociologo, ma ciò che egli ritiene centrale
da esaminare per valutare un fenomeno. - In cosa si sostanzia la cultura secondo Weber?
Ampie e diffuse concezioni e interpretazioni che
hanno un legame con le cose condivise e che
comunque sono ritenute come giuste, buone, vere.
233) La sociologia tedesca Georg Simmel, Max Weber.
- Il terreno intellettuale tedesco, oltre ad aver
fatto fiorire il dibattito sul rapporto tra
scienze dello spirito e scienze della natura,
aveva da tempo sviluppato ed è ancora oggi
centrale il rapporto di opposizione tra idealismo
e materialismo. - Sono le idee, i pensieri, le filosofie e quindi
in un certo senso anche la cultura a muovere la
storia, il cambiamento, i rapporti sociali ? - Oppure sono i rapporti sociali, le strutture, le
condizioni materiali, lorganizzazione
socioeconomica ad essere il motore della storia e
quindi a spiegare anche la cultura, le idee, le
filosofie, le religioni e così via? - Certo Weber ha molto contrasto il determinismo
economico, ai suoi tempi ormai in auge in Europa
e soprattutto in Germania. Al tempo stesso, Weber
era altrettanto contrario a favorire il
determinismo opposto, cioè quello delle idee. Il
determinismo economico non è sostituito da quello
culturale. - Letica protestante e lo spirito del capitalismo
(1904-1906). Mostra in modo originale come
determinati tipi di cultura si legano e si
incastrano con la realtà sociale. Ma il fatto di
mettere in luce come anche i fattori culturali
possano contribuire allo sviluppo di un certo
tipo di capitalismo porta alla astrazione di una
delle tante concause e non alla causa ultima. - Esiste quindi un condizionamento reciproco tra
aspetti delleconomia e caratteri della cultura,
tra elementi pratici del sociale ed elementi che
hanno a che fare con idee e valori. - Boudon.
243) La sociologia tedesca Georg Simmel, Max Weber.
- Società e cultura sono distinte non nella realtÃ
delle cose, ma a livello analitico, cioè dal
punto di vista dellanalisi e dei metodi di
analisi - La realtà non è un oggetto separato dagli altri
oggetti sociali - Le concezioni del mondo - come le chiama Weber -
sono pubbliche e non individuali - Secondo Simmel, nella cultura moderna esiste uno
iato, una incommensurabilità tra cultura
oggettiva e cultura soggetiva. - Per Simmel lindividuo moderno è preso tra
eccedenza culturale (cultura oggettiva) e atrofia
(cultura soggetiva) - Viene meno lequivalenza tra cultura e tradizione
(tipica della prima antropologia). La cultura non
è solo abitudine, consuetudine, eredità sociale,
ma è anche innovazione, creatività ed implica un
ruolo attivo delle idee - Differenza tra Weber e Durkheim per il primo il
dinamismo, le contraddizioni, i conflitti e le
mediazioni muovono la scena culturale, per il
secondo la cultura è un sistema coerente, chiuso
e statico. - In generale però siamo ancora lontani dallidea
che la cultura sia un ambito di analisi non
sociologico. Lanalisi della cultura veniva
ancora ritenuto un campo proprio dellanalisi
sociologica