Title: Sistema di valutazione
1NeuroscienzeDalla prospettiva
cognitivistica alla prospettiva neuroscientifica
2Fine anni 70
Si sviluppò lorientamento della scienza
cognitiva, quale studio interdisciplinare dei
processi cognitivi in unottica nella quale la
simulazione al calcolatore è una caratteristica
fondamentale per comprendere la struttura e il
funzionamento di tali processi. (L.
Mecacci, 1993)
3La realizzazione sul calcolatore di programmi che
svolgano complessi compiti cognitivi, non
necessariamente simili a quelli umani, è ramo
fondamentale della scienza cognitiva definito
intelligenza artificiale. (L. Mecacci,
1993)
4Anni 80
Negli anni 80 cè stata una convergenza
progressiva tra la prospettiva neuroscientifica e
la cognitivistica oggi parliamo quindi di
neuroscienza cognitiva per indicare il
complesso interdisciplinare di ricerche
neuroanatomiche, neurofisiologiche,
neurochimiche, psicologiche, neuropsicologiche e
computazionali, che studia le basi cerebrali dei
processi psichici. (L. Mecacci, 1993)
5The computational brain (Churchland e
Sejnowski, 1992)
Il libro esemplifica lapproccio neurocognitivo
contemporaneo, ponendo particolare enfasi
sullimpostazione computazionale che, attraverso
la costruzione e la verifica dei modelli delle
funzioni cerebrali sul calcolatore, dovrebbe
permettere di raccordare il livello molecolare,
le attività dei singoli neuroni e le reti
neurali, con lattività che si rivela nel
comportamento.
61
I risultati delle neuroscienze negli ultimi dieci
anni
Alla prospettiva interdisciplinare hanno
contribuito (L. Mecacci, 1993)
2
Lampio dibattito sullarchitettura della mente,
concepita come sistema astratto di conoscenza,
implementabile in una struttura chimica ed
elettronica, parimenti nel cervello e nel
calcolatore
7Vision a computational investigation into the
human representation and processing of
three-dimensional space (Marr, 1945-80)
The modularity of mind an essay on faculty
psychology (Fodor, 1983)
8In veste rinnovata (moduli e reti neurali), il
modello del sistema nervoso concettuale si
ripresenta come la tappa fondamentale per
elaborare la teoria delle basi cerebrali dei
processi psichici. (L. Mecacci,
1993)
9Computational neuroscience (Sejnowski, Koch e
Churchland)
10Dopo le illusioni del primo Novecento di avere
fondato una teoria esaustiva, oggi è invece
sempre più chiaro quanto si sia lontani da questa
meta. a questo stadio della nostra comprensione
del cervello, può essere fruttuoso concentrarsi
su modelli che indichino linee nuove, e
promettenti, di sperimentazione, a tutti i
livelli di organizzazione. (L. Mecacci,
1993)
11Un modello dovrebbe essere considerato quindi una
cornice provvisoria entro cui organizzare modi
possibili di pensare al sistema nervoso.
- Dalla Prospettiva neurocognitiva forse ci si può
aspettare che nuovi mondi del telaio incantato
(del cervello) ci si manifestino e ci si
chiariscano come la materia generi il
pensiero. (L. Mecacci, 1993)
12Riviste tra Neuroscienze e Psicologia
13Brain Fondata in Inghilterra nel 1978
La rivista più antica e autorevole, dedicata
esclusivamente allo studio del cervello, dove
furono pubblicati contributi importanti, relativi
al rapporto tra funzioni cerebrali e funzioni
psichiche.
14Brain
15- Per tutta la prima metà del Novecento,
- Non ci furono altre riviste specializzate e
furono pubblicati articoli su riviste di
Fisiologia - Uscirono poi alcuni periodici dove figuravano
articoli di Psicologia fisiologica. - (L. Mecacci, 1993)
16Neuropsychologia e Cortex Fondate
rispettivamente nel 1963 e nel 1964
Le riviste dedicate a ricerche sul rapporto
cervello comportamento (riviste di
neuropsicologia clinica).
17Neuropsychologia
18Cortex
19- Negli anni 60 erano nate quindi riviste di
neuropsicologia clinica, e di psicofisiologia. - Negli anni 70 escono ancora nuove riviste di
psicologia fisiologica e psicofisiologia. - (L. Mecacci, 1993)
20Brain and language Fondata nel 1974
La nuova rivista di neuropsicologia.
21Brain and language
22Negli anni 80 il numero delle riviste di
neuroscienze e comportamento aumenta rispetto a
neuropsicologia e neuroscienze Brain and
Cognition (dal 1982) Cognitive Neuropsychology
(dal 1984) Journal of Cognitive Neuroscience
(dal 1989)
23Brain and Cognition
24Cognitive Neuropsychology
25Journal of Cognitive Neuroscience
26- Riviste, dedicate a campi specifici e
neuroscienze, in cui sono stati pubblicati
articoli rilevanti rispetto al rapporto cervello
comportamento - Vision Research (dal 1961)
- Brain Research (dal 1966)
- Experimental Brain Research (dal 1966)
- International Journal Neuroscience (dal 1970)
27Vision Research
28Brain Research
29Experimental Brain Research
30International Journal Neuroscience
31Neuroscienze
32NEUROSCIENZE
Studiano lo sviluppo, la struttura, le funzioni,
la chimica, la patologia del sistema nervoso e
del cervello. (P. Tabossi, 1994)
33Le neuroscienze sono articolate in settori
ciascuno con metodi e punti di vista propri
(neuroanatomia, neuropatologia,
neurochimica...). (P. Tabossi, 1994)
34Quasi tutte queste discipline hanno rilevanza per
comprendere le attività cognitive dei sistemi
viventi, ma, allo stato attuale, non è facile
vedere la connessione tra le ricerche compiute
nel loro ambito e le ricerche condotte in altre
aree della scienza cognitiva. (P.
Tabossi, 1994)
35Solo in qualche caso gli scambi sono praticati
con una reciproca utilità , riuscendo a porre la
questione, difficile quanto affascinante, di come
singole funzioni cerebrali si integrino per dare
luogo alle attività cognitive. (P.
Tabossi, 1994)
36I settori in cui si sono ottenuti risultati
rilevanti per il progetto della SCIENZA COGNITIVA
sono
Neuro-psicologia
Neuro-fisiologia
(P. Tabossi, 1994)
37Neuroscienze e Scienza cognitiva
381
Secondo la scienza cognitiva, è possibile
studiare sistemi intelligenti specificandone
caratteri funzionali e prescindendo dalle
proprietà fisiche.
In che modo le neuroscienze entrano nel progetto
della scienza cognitiva? (P. Tabossi, 1994)
2
Processi identici possono essere realizzati in
sistemi fisici diversi e chiarificazione dei
primi non può essere ridotta alla precisazione
dei secondi.
39La stessa analogia tra uomo e computer non si
pone al livello delle caratteristiche fisiche dei
due sistemi, bensì al livello delle funzioni che
essi possono svolgere. (P. Tabossi, 1994)
40Se si considerano le cose in questo modo, si
dovrebbe concludere che le neuroscienze non
rientrano nella scienza cognitiva o almeno non
sono realmente fondamentali per la realizzazione
del suo programma. (P. Tabossi, 1994)
41Kintsch Miller Polson (1984) sostengono questo
punto di vista
In un libro sulle prospettive della scienza
cognitiva prendono in esame intelligenza
artificiale, linguistica e psicologia, ma non
neuroscienze.
42Miller Gazzaniga (1989) (neuroscienziati
cognitivi)
Le scienze cognitive più centrali sono
psicologia, linguistica e scienze dei computer,
alle quali le neuroscienze forniscono i
fondamenti biologici.
43Donchin (1989) (neuroscienziato cognitivo)
Si interroga se la neuropsicologia abbia
diritto alla propria nicchia nel dominio della
scienza cognitiva.
44La difficoltà di considerare le neuroscienze come
una parte integrante della scienza cognitiva non
dipende tanto dallaccento da questa posto sugli
aspetti funzionali delle attività intelligenti,
quanto dalla sfasatura tra il livello di
astrazione delle teorie proposte dalle scienze
cognitive ed i modelli delle neuroscienze.
(P. Tabossi, 1994)
45Le neuroscienze dovrebbero fornire i criteri che
consentano di restringere le possibilità teoriche
dei modelli cognitivi, stabilendo vincoli
biologici dei diversi organismi. Mentre le
neuroscienze hanno raggiunto però livelli di
conoscenza molto raffinati su alcuni meccanismi
neuronali, in molti casi è ancora limitata la
loro capacità di spiegare come tali meccanismi
sono integrati in processi cognitivi
complessi. (P. Tabossi, 1994)
46Nelle neuroscienze i progressi di questi anni
sono stati rapidi e i contributi di questi
settori alla scienza cognitiva si sono dimostrati
rilevanti (P. Tabossi, 1994)
1
Esempio Limpatto nel dibattito attuale sulla
coscienza dei modelli neurali, fondati su
recenti acquisizioni di neurobiologia
2
Sarebbe riduttivo valutare il ruolo delle
neuroscienze considerando solo in modo
unidirezionale in che misura possano contribuire
al programma di ricerca sulle entità intelligenti
47Come dimostra la neuropsicologia, che, venendo in
contatto con altre discipline, ha variato
lapproccio allo studio di deficit secondo una
prospettiva più consona alla scienza cognitiva,
occorre chiedersi come stimoli provenienti da
ambienti differenti possano sollecitare il
colmare i dislivelli che rendono difficile la
comunicazione con la maggior parte delle
neuroscienze
3
48Scienza cognitiva e oltre
49Che si accetti o si neghi che lattivitÃ
cognitiva è simbolica
Che si considerino i sub-sistemi che compongono
un sistema complesso come moduli o come parti
interattive
Limmagine dei sistemi intelligenti che emerge
dai modelli di scienza cognitiva è quella di
sistemi puri, dove non entrano variabili
extracognitive
Che si leggano i meccanismi di processamento come
attività sequenziali o parallele
(P. Tabossi, 1994)
50Nel caso dei sistemi artificiali, questa visione
non può che essere corretta ma quanto è
giustificata anche per gli organismi viventi? La
questione, che riguarda più la psicologia
rispetto alle altre discipline, finisce però
con lessere di interesse generale, dato che
solleva dubbi sulla fattibilità del programma
della scienza cognitiva, centrato sullo studio
dei sistemi intelligenti in quanto
tali. (P. Tabossi, 1994)
51La psicologia cognitivista non nega che esistano
aspetti della psicologia diversi rispetto alla
cognizione, né rifiuta lidea che i primi
interferiscano con la seconda anche gli
psicologi sperimentali sanno che lo stato emotivo
di una persona può influenzare i suoi tempi di
reazione. (P. Tabossi, 1994)
52Analogamente, i fattori culturali hanno effetti
importanti sulle prestazioni cognitive umane e
sono nel giusto, ad esempio, tante ricerche
sociologiche e argomentazioni politiche che
insistono sulle relazioni fra classe sociale e
possibilità di successo scolastico. (P.
Tabossi, 1994)
53La scienza cognitiva deve estendere i suoi
interessi introducendo temi di ricerca (sistemi
di credenze, interazione, emozioni), marginali
nel panorama tipico della scienza dei sistemi
intelligenti. (P. Tabossi, 1994)
54Se questi settori sono di fondamentale importanza
per capire la cognizione, che senso ha parlare di
Psicologia cognitivista e Scienza cognitiva?
... Nel superamento delle teorie precedenti sta
il motore dello sviluppo di conoscenze. (P.
Tabossi, 1994)
55Il perseguire il programma della scienza
cognitiva oggi non è esercizio futile e
ozioso (P. Tabossi, 1994)
1
Ci sono molto aree in cui limpostazione
cognitivista ha dato ottimi risultati
2
Il fatto che alcuni aspetti dellimpianto teorico
possano risultate insoddisfacenti non implica che
limpostazione sia inadeguata allo studio delle
funzioni intelligenti
3
La scienza cognitiva può lasciare contributi e
conoscenze importanti
56Sarebbe ingiustificato interpretare i principi di
scienza cognitiva come assolutamente veri e
certi, e sarebbe rinunciatario considerare le sue
difficoltà come sufficienti a rendere
insignificante limpresa
- ...In realtà , come ogni programma scientifico,
essa va valutata per i risultati che raggiunge,
lutilità sociale che ha e gli stimoli che offre
allimmaginazione e alla fantasia che sono
necessarie in ogni avventura conoscitiva - (P. Tabossi, 1994)
57Quali i settori della ricerca in Neuroscienze e
Psicologia cognitiva?
Comportamentale
Psicofisiologica
Neuropsicologica
58Quali i possibili settori applicativi in
Psicologia cognitiva?
Psicologia ambientale
Psicologia scolastica
Psicologia clinica
Neuroscienze e Psicoanalisi
59La coesistenza di due modi incompatibili
nellimpostare lo studio della psiche umana urta
lo scienziato nel suo desiderio di
unità . Dobbiamo mantenere il principio
dellunità della scienza, sacrificando
lautonomia dei nuovi sistemi dinamici, oppure
mantenere questi sistemi (ed eventualmente quelli
che sorgeranno ulteriormente sulla loro scia) e
considerare lideale della scienza unificata come
un nobile sogno? (H.F. Ellenberger, 1993)
Neuroscienze e Psicoanalisi
60Potremmo allora sperare di raggiungere una più
elevata sintesi e concepire uno schema
concettuale che risponda alle rigorose richieste
poste dalla psicologia sperimentale, e riconosca
le realtà psichiche di cui hanno fatto a suo
tempo esperienza gli esploratori
dellinconscio. (H.F. Ellenberger, 1993)