Fisiopatologia delle Funzioni Superiori (Cognitive) - PowerPoint PPT Presentation

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Fisiopatologia delle Funzioni Superiori (Cognitive)

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Gioved , 14 Ottobre 2004 Fisiopatologia delle Funzioni Superiori (Cognitive) Ildebrando Appollonio Corteccia cerebrale Distinguibili 5 zone funzionali: - aree ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Fisiopatologia delle Funzioni Superiori (Cognitive)


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Fisiopatologia delle Funzioni Superiori
(Cognitive)
Giovedì, 14 Ottobre 2004
  • Ildebrando Appollonio

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Corteccia cerebrale
  • Distinguibili 5 zone funzionali
  • - aree motoria e sensoriale primaria (PMS)
  • - aree associative unimodali
  • - aree associative eteromodali
  • - aree paralimbiche
  • - aree limbiche

PMS interessa meno del 10 del totale EON
convenzionale focalizzato su PMS --gt EON può
apparire normale quando PMS non coinvolto.
3
Le Funzioni Cognitive
  • Comprendono linsieme dei vari processi mentali /
    neurali attraverso i quali la nostra mente / il
    nostro cervello elabora informazioni per produrre
    risposte / comportamenti.
  • In altri termini, le funzioni cognitive
    comprendono tutti i processi attraverso i quali
    un individuo percepisce, registra, mantiene,
    recupera, manipola, usa ed esprime informazioni
    (le proprie conoscenze acquisite e quelle che
    acquisisce dal mondo esterno).

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Rapporto struttura-funzione
  • Un tempo si riteneva che le strutture cerebrali
    coinvolte nelle funzioni cognitive fossero di
    stretta pertinenza corticale con una
    corrispondenza precisa biunivoca fra singole sedi
    corticali e specifici processi mentali (centri
    corticali lt--gt centri cognitivi)
  • Oggi prevale un modello a rete (network) che
    prevede
  • intervento sinergico di molteplici loci corticali
    (nodi), ciascuno responsabile di una singola
    componente funzionale (modulo) per il compimento
    di determinati processi mentali (linguaggio,
    memoria etc.)
  • compartecipazione anche di strutture
    sottocorticali (talamo, gangli della base,
    cervelletto e fasci associativi e di connessione
    fra le varie stazioni)

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Funzionamento dei network neurali
  • Lelaborazione delle informazioni avviene lungo /
    attraverso un insieme di moduli funzionali /
    strutture neurali distinte (alcune disposte in
    serie, altre in parallelo) dove linformazione
    fluisce per essere appunto progressivamente
    processata / manipolata.
  • Conseguenza le modalità in cui i processi
    funzionali si svolgono dipende intimamente dalle
    strutture neurali in cui essi sono implementati.
  • Il passaggio delle informazioni fra le diverse
    strutture neurali avviene seguendo specifiche
    regole che dipendono anche dalle caratteristiche
    morfo-funzionali delle sedi / circuiti di
    elaborazione (la struttura costringe la
    funzione)

6
(No Transcript)
7
Implicazioni del modello a rete - 1
  • Una certa funzione cognitiva, come il linguaggio
    o la memoria, può risultare diversamente alterata
    in seguito al danno di uno qualsiasi fra i
    diversi nodi che compongono il network.
  • Un danno localizzato in corrispondenza di una
    certa area può determinare molteplici deficit
    cognitivi, in quanto può coinvolgere le funzioni
    di tutti i network che si intersecano in quella
    specifica regione.

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Implicazioni del modello a rete - 2
  • Il danno ad un componente del network può
    talvolta dare luogo a deficit minimi o transitori
    nellambito cognitivo in cui è inserito quel
    componente se le altre parti del network mettono
    in atto meccanismi di riorganizzazione
    compensatoria.
  • Siti anatomici individuali allinterno di un
    network possono mostrare una specializzazione al
    più relativa (ma mai assoluta) per diversi
    aspetti della funzione cognitiva di interesse.
  • Pertanto, il danno di ciascuna componente
    (anatomica o funzionale) del network può
    determinare compromissioni con pattern clinici
    specifici per quella componente pur allinterno
    di una stessa funzione cognitiva.

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Principali network cognitivi
  • Dal pdv del neurologo clinico, sono 5 i network
    maggiormente rilevanti (e anatomicamente definiti
    su larga scala)
  • - Perisilviano sinistro per il linguaggio
  • - Parieto-Frontale (prev dx) per le funzioni
    spaziali
  • - Occipito-temporale bilat per il riconoscimento
    visivo
  • - Temporo-Limbico bilat per la memoria
  • - Prefrontale per lattenzione ed il
    comportamento

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Network Perisilviano Sinistro per il Linguaggio
  • Parole simboli (arbitrari) per comunicazione,
    pensieri, esperienze
  • Dominanza emisferica sinistra (90 destrimani e
    60 mancini
  • eccez --gt afasia crociata)
  • Polo posteriore area di Wernicke
  • - Funzione trasformare gli input sonori nelle
    rappresentazioni neurali delle parole (successivo
    accesso ad aree associative distribuite che
    contengono i significati delle stesse)
  • Polo anteriore area di Broca
  • - Funzione ordinare le parole in modo
    appropriato (sintassi) e trasformare le
    rappresentazioni neurali delle parole nelle
    sequenze articolatorie corrette

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Afasia
  • Disturbo della comunicazione verbale da lesione
    acquisita (traumatica, vascolare, neoplastica,
    degenerativa) che determina deficit di uno o più
    componenti del linguaggio (in soggetti con
    precedente competenza comunicativa adeguata).
  • Deve essere distinta da
  • Disordine percettivo (funzione uditiva)
  • Disordine primariamente motorio della fonazione
    (disartria, anartria)
  • Disturbo primario del pensiero (disturbi del
    linguaggio in soggetti con demenza/stato
    confusionale gravi)
  • Quasi sempre il disturbo verbale è associato ad
    una parallela difficoltà di elaborazione del
    linguaggio scritto (in genere, di grado
    addirittura maggiore)
  • AFASIA PROGRESSIVA PRIMARIA Deficit cognitivo
    circoscritto lentamente ingravescente a genesi
    degenerativa. Viene oggi considerata una delle
    varianti della demenza fronto-temporale.

6
12
Pure dysarthria due to small cortical stroke
Jong S. Kim, MD Sun U. Kwon, MD and Te G. Lee,
MD
  • The authors describe 6 patients who presented
    with dysarthria as their isolated or major
    symptom from a small cortical stroke.
  • Five had infarction and one had hemorrhage.
  • In the patients with ischemic stroke, the
    lesions were identified by diffusion-weighted MRI
    but not by T-2 weighted MRI.
  • The lesions were located lateral to the
    precentral knob (representing hand motor area)
    usually at the most lateral part of the imaging.
  • The presumed pathogenesis included embolism in
    five patients and hypertensive hemorrhage in one.
    NEUROLOGY 2003601178-1180

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Esame Clinico del Linguaggio
  • Denominazione (anomia) deficit più comune
    circumlocuzioni, parafasie (semantiche /
    fonetiche / verbali) spesso a senso unico
  • Eloquio spontaneo e descrittivo fluente/non
    fluente, tipo di errori, proporzione funtori/nomi
  • Comprensione parole e frasi di varia complessità
    sintattica
  • Ripetizione parole, frasi
  • Lettura (alessia) ad alta voce e comprensione
    dello scritto
  • Scrittura (agrafia) spontanea, dettato, copia
    (ortografia e grammatica)

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Afasie Classificazione clinica
  • Profili sindromici e correlati anatomici
  • Implicazione per eziologia e prognosi
  • Sindromi centrali e da disconnessione
  • Nel singolo, profilo puro è raro

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Afasia di Wernicke
  • Linguaggio fluente ma spesso incomprensibile a
    causa di numerose parafasie fonemiche, anche
    semantiche e neologismi. Leloquio può essere
    talmente abbondante da risultare logorroico
  • Gravi problemi di comprensione per disturbi a
    livello semantico-lessicale
  • Problemi di denominazione e ripetizione. Possono
    essere presenti anche anomie
  • Vi possono essere problemi di scrittura
    (estensione a giro angolare)
  • Il soggetto spesso non ha coscienza del fatto che
    il suo eloquio risulta incomprensibile (e rimane
    sorpreso di non essere capito) e neppure che egli
    stesso non comprende quanto gli altri gli dicono
    (anosognosia per lafasia) gt talvolta scambiato
    per un pz. psichiatrico
  • Correlati anatomici parte posteriore della
    circonvoluzione temporale superiore e media
    (corteccia uditiva associativa o area 22, detta
    appunto di Wernicke) con estensione posteriore,
    più o meno variabile, alle aree 37, 39, 40 e
    sottostante alle regioni sottocorticali
    corrispondenti
  • Segni neurologici associati deficit sensitivi e
    motori solo raramente, si può avere più spesso
    una compromissione del campo visivo
    (emi/quadrantopsie dx)
  • Col tempo, la comprensione tende a migliorare,
    possono persistere anomie, parafasie semantiche e
    circonlocuzioni (riclassificazione come afasici
    amnestici o di conduzione)

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Afasia di Broca
  • Forma classica diminuzione notevole delleloquio
    spontaneo (afasia non fluente)
  • La selezione delle parole di contenuto è corretta
    anche se accompagnata da parafasie fonemiche e
    anomie
  • Caratteristico è lagrammatismo che causa il
    cosiddetto linguaggio telegrafico.
  • La ripetizione di parole è compromessa anche se i
    pazienti sono in grado di capirne il significato.
  • Dal punto di vista della comprensione si hanno
    disturbi lievi, di tipo sintattico-grammaticale e
    fonologico frasi passive sintatticamente
    reversibili
  • Il paziente è del tutto consapevole dei propri
    disturbi e spesso si arrabbia con se stesso per
    non riuscire a superarli
  • Segni neurologici associati spesso emiparesi dx
    ed aprassia orale
  • Correlati anatomici area di Broca (piede del
    giro frontale inferiore o aree 44 e 45 di
    Brodmann), aree frontali circostanti (post.
    6,8,9,10,46), la sostanza bianca sottostante e
    talvolta i nuclei della base.
  • Un studio PET di pazienti con afasia di Broca in
    fase cronica ha mostrato un ipometabolismo a
    livello di lobo frontale e parietale, nucleo
    caudato, talamo sn, emisfero cerebellare dx.
  • Possibile miglioramento (passaggio ad afasia
    amnestica)
  • Variante danno cerebrale limitato, si osserva
    solo una forma lieve e transitoria
  • Correlato anatomico area di Broca propriamente
    detta e sostanza bianca sottostante

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Afasia Globale
  • Combinazione di afasia di Broca e di Wernicke
  • Eloquio non fluente, la produzione verbale può
    essere ridotta unicamente a suoni sillabici o
    stereotipie (espressioni ricorrenti)
  • Compromissione del linguaggio grave che non
    permette in genere alcun tipo di valutazione
    formale
  • Si associano spesso emiparesi, emianestesia e
    frequentemente emianopsia. Dal pdv
    neuropsicologico si associano spesso aprassia
    orale ed ideomotoria
  • Prognosi in genere negativa (relativo
    miglioramento della comprensione)
  • Correlati anatomici vaste lesioni che
    interessano lemisfero sinistro
    (fronto-temporo-parietali, territorio
    superficiale dellarteria cerebrale media o
    silviana)

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Afasia di Conduzione
  • Eloquio fluente con numerose parafasie fonemiche
    (conduite dapproche successive variazioni
    fonemiche della parola bersaglio dovute al
    tentativo di correggersi). Possono esservi
    anomie. Linguaggio, comunque, comprensibile.
  • Marcato, sproporzionato difetto nella ripetizione
    di frasi
  • Comprensione conservata
  • Segni neurologici spesso associati paresi e
    deficit di campo visivo dx
  • Correlati anatomici (secondo Damasio)
  • - lesione area 40 (giro sopramarginale) del lobo
    parietale sin. con estensione al fascicolo
    arcuato sottostante
  • - corteccia uditiva
  • - corteccia insulare e sostanza bianca
    sottostante
  • Raramente costituisce la forma di esordio più
    spesso costituisce lesito evolutivo di una
    afasia di Wernicke

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Afasie Transcorticali (ATC)
  • La capacità di ripetere frasi è conservata
  • Si riconosce una variante motoria (non-fluente) e
    una sensoriale (fluente)
  • Correlati anatomici ATC motoria lobo frontale
    premotorio. ATC sensoriale aree 37 e 39,
    risparmiando larea di Wernicke (anche in atrofia
    generalizzata)
  • Nella ATC motoria si possono osservare deficit
    motori, raramente aprassia
  • Nella ATC sensoriale si osserva spesso aprassia
    ideomotoria e ideativa, anosognosia ed ecolalia

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AFASIA AMNESTICA O ANOMICA (AA)
  • Lanomia è il sintomo più pervasivo che si
    ritrova nella quasi totalità dei pazienti afasici
  • Nella AA lanomia è la caratteristica principale,
    riguarda pertanto anche sostantivi di uso comune
    e non vi sono altri disturbi linguistici gravi
    concomitanti.
  • Lanomia può riguardare anche verbi ed aggettivi
  • Le parole target sono sostituite da
    circonlocuzioni o da parole di significato
    generico (cosa, affare)
  • Rare parafasie semantiche e fonemiche
  • Correlati anatomici aree 20, 21 (porzione
    anteriore della corteccia temporale sn). In
    realtà è difficile localizzarne la sede lesionale

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AFASIE SOTTOCORTICALI
  • Lesioni talamiche sin. possono determinare
    disturbi del linguaggio, con frequenza minore
    rispetto alle lesioni corticali (30). I casi
    descritti sono rari
  • Alcuni autori pensano che lesioni sottocorticali
    possano causare disturbi del linguaggio in
    relazione allipometabolismo corticale che ne
    deriva (diaschisi)
  • Ripetizione buona, produzione ridotta ma fluente,
    denominazione /- compromessa, presenti anomie
    (raramente circonlocuzioni e parafasie)
  • Comprensione buona
  • Netta compromissione della scrittura (spontanea e
    sotto dettato)
  • Recupero buono

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Altri Deficit Cognitivi correlati al Network
Perisilviano sin
  • Sordità verbale pura
  • Alessia con / senza agrafia
  • Anomia per i colori
  • Aprosodie (dx)
  • Aprassie
  • Acalculia
  • S. di Gerstmann

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Aprassie
  • Disturbi del gesto intenzionale (in assenza di
    disturbi motori, turbe psichiche, deficit di
    comprensione e di riconoscimento)
  • Gesti
  • - Significativi transitivi (utilizzo concreto
    di oggetti) e intransitivi (simbolici e
    pantomime)
  • - Non significativi (gesti e sequenze motorie
    arbitrarie)
  • Su comando e per imitazione
  • Dissociazione automatico-volontaria
    caratteristica
  • 30-50 dei cerebrolesi sin 80 degli afasici

Aprassie propriamente Gestuali - ideomotoria -
ideativa - bucco-facciale (metà inf /
sup) Aprassie Visuo-Spaziali - costruttiva
(attività grafiche e costruttive) -
dellabbigliamento Altre Aprassie - apr.
della marcia - apr. dello sguardo - apr.
mielocinetica
24
Aprassia Ideomotoria (AIM)
  • Incapacità a tradurre il programma motorio
    (sostanzialmente intatto) nei movimenti corretti
    che un gesto richiede
  • La conoscenza della configurazione generale del
    gesto NON è alterata (il pz. sa cosa fare)
  • E deficitaria la successiva fase di
    programmazione motoria (non sa come
    implementare il gesto)

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Semeiotica AIM
  • Alterati i gesti intransitivi, tipicamente anche
    per imitazione, e quelli non significativi
  • Meno alterati i gesti transitivi (maldestrezza,
    uso di parti del corpo come oggetto)
  • Mantenuta la comprensione delle pantomime duso
  • In genere descritta correttamente la sequenza
    gestuale
  • Mantenuta la consapevolezza dei propri errori

A,B,C ordine n.12 D ordine n.15 E,F ordine
n.20
Ogni gesto presentato sino a 3 volte 12 gesti
simbolici 12 non simbolici Diagnosi di Aprassia
sì lt 53 no gt 62
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Correlati Neurali Aprassie
1
2
3
AIM Parietale post-inf sin AIM bilat Premotoria
sin AIM sin paresi dx Corpo/Radiaz. Callose
AIM sin (apr. callosale, infreq., incostante)
1 Apr. Mielocinetica 2 Apr. Ideomotoria 3 Apr.
Ideativa
27
Sindrome di Gerstmann
  • Quattro componenti
  • agnosia digitale (riconoscimento e denominazione
    - proprie e altrui)
  • disorientamento dx-sin
  • agrafia
  • acalculia
  • per lesione parieto-occipitale sinistra (giro
    angolare al passaggio con il lobo occipitale)
  • anche degenerativa (lentamente ingravescente)

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Network Parieto-Frontale prev. Dxper le Funzioni
Spaziali
  • Neglect (dx)
  • Disturbi dello Schema Corporeo (sin o dx)
  • Sindrome di Balint (bilat)
  • Simultaneoagnosia (dx o bilat)
  • Disorientamento spaziale e topografico
  • Aprassia costruttiva (dx)
  • Aprassia per labbigliamento (dx o bilat)

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NEGLECT disturbo della distribuzione della
ATTENZIONE nello SPAZIO
  • tendenza ad ignorare (negligere) l'emispazio
    controlesionale (sin.)
  • Diverse forme (isolate o variamente associate)
  • NEGLECT sensoriale (soprattutto visivo, ma non
    solo)
  • NEGLECT rappresentazionale
  • NEGLECT motorio
  • NEGLECT ipodirezionale
  • DISLESSIA DA NEGLECT

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Neglect NETWORK NEURALE DX
  • LOBULO PARIETALE INFERIORE casi più frequenti,
    più gravi e più duraturi
  • Lobo frontale (aree premotorie oculogire e
    mesiali-cingolari)
  • Strutture sottocorticali (talamo-pulvinar, nuclei
    della base-striato e sostanza bianca
    sottocorticale) - per diaschisi (evidenze PET) o
    per contiguità (penombra ischemica, effetto
    massa)
  • Dominanza DX emisfero DX dirige lattenzione
    allintero spazio extrapersonale, mentre emisfero
    SIN solo allemispazio dx.

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NEGLECT sensoriale
  • Negligenza per gli stimoli provenienti
    dallemispazio controlesionale
  • N. Visivo, uditivo, tattile, olfattivo
  • Severità variabile
  • casi più gravi evidenti alla semplice
    osservazione
  • casi lievi rilevabili solo con prove specifiche

N N -
Decorso temporale (origine vascolare)
solitamente remissione rapida, rari i casi
cronici Cause lesioni vascolari (landamento
ictale non permette compensazione), neoplasie (a
rapida crescita),degenerazione (RARAMENTE)
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Neglect sensoriale
A volte si lamenta con le infermiere perché,
dice, non le hanno messo sul vassoio il dolce o
il caffè. Quando queste le rispondono Ma è lì,
signora, a sinistra sembra non capire quello che
dicono e non guarda a sinistra. Se le voltano
piano la testa facendo sì che il dolce entri nel
suo campo visivo, nella metà destra del suo campo
visivo, dice Oh, eccolo! Prima non cera.
Talvolta si lamenta anche che le sue porzioni
sono troppo piccole, ma il fatto è che mangia
solo quello che è a destra nel piatto, non le
viene in mente che il piatto abbia una sinistra.
33
NEGLECT RAPPRESENTAZIONALEnegligenza per la metà
controlesionaledelle rappresentazioni mentali
Effetto piazza del Duomo
34
Test per il Neglect
35
Alcuni Disturbi dello Spazio Corporeo
  • ANOSOGNOSIA negazione di malattia (emiplegia,
    cecità, afasia, amnesia)
    (in assenza di gravi turbe psichiche o
    cognitive)
  • entità variabile
  • varie modalità di presentazione
  • remissione particolarmente rapida
  • in genere associata a LESIONI ESTESE (oltre i
    confini parietali)
  • ESTINZIONE negligenza per gli stimoli
    controlesionali solo alla presentazione
    CONTEMPORANEA di uno stimolo ipsilesionale
  • visiva, uditiva, tattile, olfattiva (isolate o
    associate)
  • spesso residua alla remissione del neglect (
    duratura)
  • rilevabile durante EON
  • si associa più di frequente del neglect a lesioni
    anche sin

EMISOMATOAGNOSIA negligenza per l'emisoma
controlesionale - Comb and Razor
TEST SOMATOPARAFRENIA produzione di idee
deliranti riguardanti l'emisoma controlesionale
(senso di estraneità, repulsione -misoplegia,
personificazione)
36
Network Occipito-Temporale Bilat. per il
Riconoscimento Visivo
37
Agnosie VISIVE
  • Deficit della capacità di riconoscere uno stimolo
    presentato visivamente (in assenza di disturbi
    visivi elementari, anomici o attenzionali o di
    grave deterioramento mentale globale)
  • Appercettive o Associative
  • Globali o selettive per
  • OGGETTI
  • VOLTI Prosopoagnosia
  • colori
  • parole
  • Per lesioni cerebrali vascolari (anche
    avvelenamento da CO), tumorali, post-infettive o
    post-traumatiche o in corso di demenza. RARE,
    spesso non clinicamente evidenti
  • Network lesionali
  • - appercettive aree occipitali extracalcarine
    (giri linguale e fusiforme) dx o bilaterali
  • - associativa via ventrale (sin o bilaterale)

38
Agnosie per gli Oggetti
Agnosie Appercettive (per la forma)
Agnosia Associativa
Alterato recupero degli attributi semantici
(SISTEMA SEMANTICO)
Deficit di analisi delle caratteristiche
percettive (dimensioni, lunghezza, posizione e/o
orientamento) con mancata identificazione del
contorno
copiare senza riconoscere
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PROSOPOAGNOSIA(associativa)
  • Deficit della capacità di riconoscere i volti
    noti (nelle forme più gravi, gli stessi familiari
    e se stessi), in assenza di disturbi visivi
    elementari o deficit anomici
  • - la capacità di identificazione delle persone è
    conservata attraverso indizi alternativi (voce,
    portamento, abiti etc)
  • Lesione network occipito-temporale bilaterale
    (più raramente solo dx)
  • Anche Progressiva primaria

PRESENTATORE TELEVISIONE SICILIANO 65 ANNI KATIA
RICCIARELLI FESTIVAL DI SANREMO .
40
Il dott. P era un eminente musicista, insegnante
alla locale scuola di musica. Fu qui che per la
prima volta, nei suoi rapporti con gli allievi,
si manifestarono strani problemi. Talvolta,
quando si presentava uno studente, il dott. P non
lo riconosceva, o, più precisamente, non
riconosceva la sua faccia. Appena lo studente
parlava, lo riconosceva dalla voce. Simili
incidenti si moltiplicarono, perché al dott. P
capitava sempre più spesso, non solo di non
vedere le facce, ma anche di vederle là dove non
cerano per strada gli capitava di dare
affettuosi colpetti agli idranti e ai parchimetri
scambiandoli per teste di bambini rivolgeva
gentilmente la parola ai pomelli dei mobili e si
stupiva di non ricevere risposta.convinto
che la visita fosse finita, si guardò intorno
alla ricerca del cappello. Allungò la mano e
afferrò la testa di sua moglie, cercò di
sollevarla, di calzarla in capo. Aveva scambiato
la moglie per un cappello! (da O. Sacks Luomo
che scambio sua moglie per un cappello)
41
AGNOSIE(mancanza di conoscenza)
  • Deficit della capacità di RICONOSCERE oggetti
    noti attraverso una singola modalità sensoriale
    (vista, udito, tatto --gt agnosia visiva, uditiva,
    tattile), non dovuti a disturbi delle percezioni
    sensoriali elementari, del linguaggio o
    dellattenzione o ad un deterioramento mentale
    generalizzato
  • Cosa sono deficit di RICONOSCIMENTO UNIMODALE
  • Cosa non sono afasia modalità-specifica amnesia
    semantica
  • si verificano in seguito a lesioni corticali
    temporo-parieto-occipitali bilat. (più raramento
    unilat.) e corrispondenti zone sottocorticali. Le
    lesioni possono essere di varia natura
    (vascolari, traumatiche, tumorali ...) o
    nell'ambito di processi dementigeni diffusi.

42
Network Temporo-Limbico
  • Emozioni
  • Motivazione
  • Tono Autonomico
  • Funzioni Endocrine
  • Memoria (esplicita per eventi ed esperienze)

43
LA memoriA o LE memoriE?
  • La memoria può essere definita, in generale, come
    la funzione cognitiva che permette la fissazione
    e il recupero delle informazioni che giungono dal
    mondo esterno.
  • Dati ottenuti sia in soggetti normali che in
    patologia suggeriscono che esistano molteplici
    sistemi di memoria, ciascuno controllato da
    network neurali distinti, e reciprocamente
    differenziabili sulla base della durata o del
    contenuto dei ricordi.

44
M. Esplicita Organizzazione Funzionale
  • Registrazione delle informazioni
  • a livello delle aree sensoriali e percettive
  • Consolidamento delle tracce mnesiche grazie alla
    loro circolazione allinterno del circuito di
    Papez e, in particolare, allattività
    dellippocampo
  • Rievocazione del ricordo a partire dalle regioni
    associative (temporo-parietali?), deposito
    definitivo della traccia mnesica

45
Memoria e Amnesie correlati neurali
M. esplicita episodica - Amnesia Anterograda -
Amnesia Retrograda (gradiente di Ribot) -
Confabulazioni - Disorientamento (specie
temporale) - Anosognosia
Coinvolgimento BILATERALE del network
limbico encefalite erpetica, encefalopatia di
Wernicke-Korsakoff encefalite limbica
paraneoplastica demenze degenerative (m. di
Alzheimer), tumori, traumi cerebrali ictus ACAs
o ACPs a. globale transitoria
46
Memoria e Amnesie correlati neurali
47
Test di memoria Anterograda
  • Violino
  • Bastone
  • Campagna
  • Tempo
  • Lago
  • Notte
  • Brodo
  • Isola
  • Cornice
  • Freccia
  • Palazzo
  • Lira
  • Fiammifero
  • Barca
  • Parete
  • Viene letta una lista di parole (o un racconto) e
    poi si valuta se il soggetto la ricorda
    immediatamente e/o a varia distanza di tempo
    dalla presentazione
  • Se lettura e ripetizione vengono rifatti più
    volte, è possibile valutare anche
    lapprendimento, cioè lincremento della quantità
    di informazione ricordata
  • Lapprendimento permette il consolidamento a
    lungo termine dellinformazione
  • Possibile utilizzare diverse modalità di
    valutazione Rievocazione vs Riconoscimento

48
Test di memoria Retrograda
  • Episodica
  • E la memoria per gli eventi (per gli episodi,
    appunto) esperiti nel passato durante la propria
    vita e avvenuti ed appresi in un preciso luogo ed
    in un preciso momento.
  • es. il giorno del proprio matrimonio (memoria
    autobiografica)
  • - lattentato alle Torri Gemelle (memoria per gli
    eventi pubblici)
  • Semantica
  • E rappresentata dal nostro sapere, dallinsieme
    delle conoscenze che acquisiamo nel corso della
    nostra vita, ma che non sono frutto della nostra
    esperienza diretta personale e sono prive di
    riferimenti spaziali o temporali.
  • es. la capitale della Francia è Parigi, Napoleone
    è morto a SantElena ...
  • Comprende anche il significato di tutti i
    vocaboli che conosciamo.

49
Network Prefrontale (PF)
  • Corteccia PF
  • - dorsolaterale
  • - mediale-cingolare
  • - orbitale
  • Nn. sottocorticali
  • - testa del n. caudato
  • - n. dorsomediale del talamo

CPF Orbitale sede di convergenza dalle cortecce
associative, paralimbiche e limbiche
50
Funzioni Prefrontali
RUOLO ESECUTIVO (Integrativo) Le aree
prefrontali occupano una posizione unica
nelleconomia cerebrale, perché non esiste
network cognitivo cui esse siano estranee (in
termini di coordinamento) e che quindi non
risenta della loro disfunzione. Esse inoltre sono
al crocevia della integrazione fra pensiero,
emozioni e motivazioni
  • Cognitive
  • Attentive
  • Working memory
  • Mnesiche (memoria temporale)
  • Programmazione
  • Astrazione
  • Giudizio e critica
  • Affettivo-motivazionali
  • Comportamentali

51
TURBE AFFETTIVO-MOTIVAZIONALIConseguono al
deficit della attività di modulazione normalmente
svolta dalle regioni prefrontali su alcune
strutture limbiche (amigdala, ipotalamo)
responsabili del controllo dellemotività.
  • SINDROME PSEUDOPSICOTICA
  • Umore euforico-maniacale
  • Tendenza al motteggio
  • Impulsività
  • Volubilità
  • Puerilità
  • Disinibizione sessuale
  • - per lesioni delle regioni ORBITARIE
  • SINDROME PSEUDODEPRESSIVA
  • Umore depresso
  • Apatia (indifferenza emotiva)
  • Abulia (mancanza di iniziativa motoria,
    cognitiva, verbale)
  • - per lesioni delle regioni MESIALI

52
COMPORTAMENTO
GAGE was no more GAGE Dopo lincidente, amici
e familiari trovavano che Gage non era più lui.
Lequilibrio fra facoltà intellettive e tendenze
istintive sembrava, per così dire, perduto.
Contrariamente allabitudine, indulgeva a
irriverenze blasfeme, era diventato irrispettoso
verso i compagni, privo di ritegno, intollerante
dei consigli in contrasto con i suoi desideri,
pervicacemente cocciuto e al tempo stesso
capriccioso, esitante e incostante progettava
mille piani che non portava mai a termine,
abbandonandoli per altri apparentemente più
agevoli. Associava la capacità intellettiva e il
comportamento di un bambino, con la passionalità
e lentusiasmo di un adulto. Prima del trauma,
invece, nonostante il basso livello culturale,
era persona stimata per lequilibrio, la sagacia,
la serietà, lefficienza e costanza nel lavoro.
PHINEAS GAGE (dr. Harlow, 1868)
53
CAUSE Sindrome Prefrontale
  • Extra-Lobari
  • Componenti Sottocorticali
  • demenze sottocorticali (es. CH, MP, PSP)
  • Demenza talamica
  • Connessioni con gli altri network
  • Piccole e molteplici lesioni bilaterali
    sottocorticali frontali
  • Encefalopatie metaboliche
  • Sclerosi multipla
  • Deficit vit. B12
  • Lobari (bilaterali)
  • lesioni focali vascolari estese (aneurismi della
    comunicante anteriore)
  • lesioni post-traumatiche (prevalentemente
    fronto-orbitarie, spesso bilaterali)
  • idrocefalo normoteso
  • neoplasie (modificazioni caratteriali anche del
    tutto isolate)
  • processi infettivi
  • sofferenza su base degenerativa - demenze,
    soprattutto fronto-temporali (es. Pick)

54
NOTE CLINICHE Sindrome PF
  • Cause EXTRA-LOBARI sono quelle prevalenti
  • Denominazione preferibile Sindrome del network
    prefrontale
  • ETEROGENEITA di presentazione clinica
    (qualitativa e quantitativa)
  • sindrome frontale pura e completa
  • possibile talvolta clamorosa dissociazione fra
    funzioni intellettive (globali e focali) intatte
    e una totale mancanza di buon senso, persino
    rudimentale, nella condotta quotidiana
  • - note di disesecutività
  • reperti esclusivamente psicometrici o anche solo
    anamnestici (evidenti solo nel setting della vita
    reale)

55
Presa in Carico del Pzcon Disturbi Cognitivi
  • Valutazione può/deve essere sistematica
    (neuropsicologo)
  • Spiegazioni ai familiari (NON sono disfunzioni su
    base funzionale-psicologica)
  • Depressione reattiva frequente
  • Possibile dissociazione fra stato emotivo interno
    e apparenza esterna
  • Possibili ansia o agitazione associate
  • Suggerimenti di strategie o strumenti di compenso

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Presa in Carico del Pzcon Disturbi Cognitivi
  • Miglioramento spontaneo dei deficit acuti è
    frequente
  • Tempistica del miglioramento spontaneo
    soprattutto prime 8-12 settimane, poi entro 6
    mesi (afasie) fino a 2 aa
  • Meccanismi molteplici, non completamente
    chiariti risoluzione diaschisi, riorganizzazione
    funzionale del network, reclutamento aree
    corrispondenti controlaterali, implementazione di
    strategie di compenso
  • Riabilitazione cognitiva pochi studi
    controllati, alcuni positivi (neglect e afasia)
  • Alcuni deficit più suscettibili al recupero
    afasie non fluenti rispetto alle fluenti deficit
    senza anosognosia rispetto a quelli con
    anosognosia
  • Il recupero, comunque, è assai raramente completo

57
(No Transcript)
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